Conte fa infuriare l’Inter (che spera vada via da solo e pensa ad Allegri), Marotta prova a ricucire
Su Repubblica. Il tecnico ha fatto terra bruciata alla Pinetina. Deciderà dopo l'Europa League. Che voglia tornare alla Juve?

“Prima della fine del mese Antonio Conte potrebbe non essere più l’allenatore dell’Inter. L’Europa League è l’ultimo passo che senz’altro il club e l’ex ct faranno insieme, poi sarà lui a decidere. La proprietà cinese, che non ha digerito le pesanti dichiarazioni contro la società che Conte ha sparso sabato sera, ha preso sul serio la sua minaccia di andarsene, ma chiede che in ogni caso l’ex juventino finisca la stagione. Se non si troveranno accordi ampi, dal mercato all’organizzazione del lavoro, sarà il punto di non ritorno”.
Lo scrivono Emanuele Gamba e Franco Vanni su Repubblica. Aggiungendo che l’Inter ha già pronto un piano B, che sarebbe Allegri.
“All’Inter avrebbero già una soluzione pronta: Max Allegri, che sulla scia delle bizze estive di Conte guadagnò già la panchina della Juve, e cinque scudetti di fila”.
Antonio Conte
“non ha forse retto la pressione che lui stesso ha messo all’ambiente e alla squadra, arrivando a vedere nemici ovunque, fuori e dentro il club”.
Il colpo di grazia è stato finire il campionato ad un solo punto dalla sua Juve. Ora è uno contro tutti. L’unico che tenta in ogni modo di ricucire lo strappo è Beppe Marotta.
“L’amministratore delegato Beppe Marotta le ha provate tutte per frenare l’ira del tecnico che aveva così fortemente voluto, e ora spera che resti lo spazio per una ricucitura in extremis”.
Anche poco prima della sfuriata di Conte contro la società, colpevole a suo dire, di non averlo protetto, Marotta ha fatto i complimenti al tecnico definendolo il «deus ex machina» dell’Inter.
In ogni caso, l’Inter si troverebbe in difficoltà se dovesse licenziare il tecnico perché fino al 2021 deve pagare 11 milioni lordi a Spalletti e l’esonero vorrebbe dire caricarsene altri 44 per Conte fino al 2022. L’unica soluzione è che se ne vada lui.
Repubblica scrive che ormai alla Pinetina Conte ha fatto “terra bruciata”, gli resta fedele solo Lele Oriali, mentre Zanetti “fa da pontiere”.
E se dovesse andar via, cosa farebbe Conte?
“La sua speranza è di riciclarsi in Premier, ma il primo pensiero per il futuro va alla Juve, dove già tentò con insistenza di approdare la scorsa estate: riuscì a convincere Paratici e Nedved ma non Agnelli e John Elkann. C’è il sospetto che ci voglia riprovare: i contatti non si sono mai interrotti ma il club bianconero non ha allentato l’ostracismo nei suoi confronti, nemmeno adesso che la posizione di Sarri è sempre
più precaria nonostante un designato successore non ci sia”.