Pezzella: «sono stato contagiato giocando, in Italia hanno fermato tardi il campionato»

Il capitano della Fiorentina è guarito, ma ha ancora paura: "Non è detto che ci sia l'immunità. Ho preso il virus nel mio club, non sono mai andato al supermercato"

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“Non sono mai andato al supermercato o altri posti pubblici perché per settimane avevo evitato luoghi del genere; rendetevi conto, vivevo allenandomi e andando a casa, quindi mi sono contagiato lavorando con la squadra tra hotel, treni e altro”.

German Pezzella è guarito. Ma la paura non gli è passata. Perché per il capitano della Fiorentina le vie del contagio sono infinite. Hai voglia a dire che i calciatori fanno una vita diversa con più controlli. Lui si è ammalato tra campo e trasferte, al massimo in hotel o nello spogliatoio. “E poi non è detto che chi è guarito sia immune”.

“Sono stato contagiato all’interno del club, non c’è altro modo”, dice a Continental Radio. “Qui in Italia hanno fermato il campionato quando ormai la situazione del virus era già abbastanza avanzata, la Fiorentina ci ha spiegato da subito che era una cosa grave e dovevamo stare attenti. Quando mi hanno detto che ero positivo, mi sono fatto mille domande. Ho avuto la febbre, ero debilitato, non sapevo se diventasse grave o meno. Per fortuna i sintomi sono andati riducendosi giorno dopo giorno, ho potuto riprendere una vita normale in casa. Ma finché non ti dicono che sei negativo, hai la paura che possano tornare i sintomi”.

La ripresa del campionato sembra sempre più vicina: “Servono altri esami, bisogna stare attenti”.

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