Massimo Bordin, ovvero uno non vale uno
Con la scelta dei pezzi da proporre, i commenti, le pause, faceva pensare, cioè ricordava che il compito del giornalista è far riflettere, far dubitare.

Il nostro mondo era fatto di voci
No, uno non vale uno
Con la scelta dei pezzi da proporre, i commenti, le pause, faceva pensare, cioè ricordava che il compito del giornalista è far riflettere, far dubitare.
Intervista al Giornale: «Ho chiesto: niente nudo nel calendario. Ho due figlie adolescenti, i social sono il loro primo punto di riferimento: noi genitori possiamo fare il 30%». Parla anche della dislessia
Su L'Equipe il racconto di Théo Février. Non aveva mai pedalato prima. 14.000 km in 286 giorni, tra deserti e tribù indigene che volevano ucciderlo credendolo il diavolo. Ha dormito in cella, forato 53 volte. Ci ha fatto un film
E' il "guru" del Ried, serie A austriaca. Lo racconta il New York Times: nel 2014 è arrivato 11esimo su 7.000 alle World Series di poker a Las Vegas
Il New York Times: ingegneri al posto di Ndoye. Matt Deitke è Il nuovo LeBron. Guadagnano più di Messi. Le grandi aziende si soffiano i talenti con offerte da 250 milioni di dollari
Il Corriere del Ticino si indigna contro i “raccoglitori seriali”: guadagnano fino a 200 euro a notte. Sono considerati molesti, oltre che evasori fiscali
Al Venerdì di Repubblica: «Al liceo, nei corridoi, mi chiamavano forgio, epiteto che non mi ha mai turbato. Sapevo di avere una grande forza d'animo e determinazione da vendere. Niente e nessuno poteva fermarmi».
A Fanpage: «Chiediamo chiarezza sui tempi dell’esproprio, la successiva rigenerazione e il nostro rientro all’interno del Borgo Coroglio»
A Effe: «La moglie di Fellini compiva gli anni lo stesso giorno della mia mamma, il 22 febbraio, e tutti gli anni le preparavo una crostata con la marmellata, una delle poche cose che so cucinare».
Il Corsera. Lei su Instagram: «Non ho accettato di prendere parte a quel concerto». Lui: «a me non risulta. La guerra è un dolore per tutti, certo»
di
- È un ramoscello spezzato, un albero senza radici, la carne che si sfalda tra i silenzi del potere.A Gente: «prendo il mio consueto cachet, ma il 50 per cento va nelle casse dello stato italiano»
Intervista a Repubblica sul concerto del 1965: «Mi portò mio padre. C'era anche Anna Magnani. Guardava con aria schifata le ragazzine adoranti»