Inter-Napoli, le pagelle della strana coppia
PAGELLE INTER-NAPOLI. Ilaria vs. Mimmo DE SANCTIS 6,5 – Niente da fare sui gol. Attento nelle rare occasioni pericolose. Protegge il palo quando Cassano coglie l’esterno del legno alla destra del portiere azzurro. Sui contropiedi dell’Inter salva due volte: su Nagatomo in area, poi uscendo di piede fuori dai sedici metri. Scusa, Mimmo, ma se […]
PAGELLE INTER-NAPOLI. Ilaria vs. Mimmo
DE SANCTIS 6,5 – Niente da fare sui gol. Attento nelle rare occasioni pericolose. Protegge il palo quando Cassano coglie l’esterno del legno alla destra del portiere azzurro. Sui contropiedi dell’Inter salva due volte: su Nagatomo in area, poi uscendo di piede fuori dai sedici metri.
Scusa, Mimmo, ma se metti 6,5 a un portiere che di gol ne ha presi 2, vuol dire che è stato tanto bravo che senza di lui ne avremmo presi 7? – 6
GAMBERINI 6,5 – Si batte contro Cassano e insegue anche Milito. Resta in campo dopo una brutta ferita al naso nei minuti iniziali (scontro con Cassano). Non riesce a intralciare Milito nell’azione del raddoppio interista. Esce al 46’.
Fa quello che deve fare. Ma non brilla – 6
PANDEV 5 – Entra per Gamberini a inizio di ripresa. La condizione non è ancora buona. Non trattiene palla, perde i contrasti. Coglie la traversa nell’azione del gol di Cavani. Si fa chiudere da Cambiasso al momento del tiro (59’). Debole la conclusione sul portiere interista (75’).
Mimmo, non è che non è ancora buona, la condizione, fa proprio schifo. Eccheccazz – 4
CANNAVARO 6 – Milito gira al largo. Presidia la zona centrale con buoni interventi su Guarin e Cassano. Sul gol di Milito non c’è. Vince però molti duelli con la punta dell’Inter. Cerca Cavani e Insigne con lunghi lanci. Va anche avanti, ma senza successo.
Bravo Fabio: non mi ha fatta spaventare troppo – 6
BRITOS 6,5 – Decisivo l’intervento su Cassano, in tandem con Cannavaro (23’): il fantasista era pronto a battere a rete. Fa anche un tunnel a Guarin. Esce bene dalla difesa proponendo l’azione di attacco. Stanco, commette due errori negli ultimi minuti (86’ e 87’) rimediati da Cannavaro e da Zuniga.
No, ma proprio no! È stato un giocoliere. Stile, classe, forza. Ha fatto un paio di cose che fin qui ce le siamo sognate. Come diamine fai a mettergli 6,5?? – 7,5
MAGGIO 5,5 – Non è più la freccia sulla fascia destra. Deve subire la fisicità di Pereira e non riesce a superare Juan Jesus che lo pianta quando l’interista viene avanti. Conclude debolmente di testa (85’), pareggio sfumato. Retrocede sulla linea della difesa a quattro dopo l’uscita di Gamberini.
Fuori. Prima di ora. Mo mo – 4
INLER 5 – Non è in serata. Sbaglia l’ultimo passaggio pur avendo molta libertà (Gargano gioca molto arretrato). Perde più di un pallone a centrocampo. Scocca un solo tiro ed è bravo Handanovic ad annullarlo (53’). Esce al 58’ sostituito da Dzemaili.
In trasferta si spegne. Tipo il “nojo vulevam savuar” di Totò e Peppino. Un napoletano a MIlano – 5
DZEMAILI 5,5 – Più attivo di Inler giocando in posizione più avanzato nel forcing azzurro per agguantare il pareggio, ma poco incisivo.
Poca, la differenza – 5
BEHRAMI 6,5 – Duro duello con Guarin che segna il primo gol e fa l’assist a Milito per il raddoppio. Ma l’azzurro pressa su tutti gli interisti, un vero lottatore. Un anticipo decisivo su Cassano (31’). Graziato del secondo giallo da Rizzoli (77’ già ammonito, fa fallo su Milito non sanzionato dall’espulsione).
Un molosso. Un gladiatore. Ha una potenza che mi fa impazzire. Splendido – 7,5
ZUNIGA 5 – Con Ranocchia e Nagatomo impegnati contro Insigne, non approfitta della libertà concessagli per incidere nel match. Solita danza nei dribbling senza successo. Quando va via, si fa raggiungere al momento del cross. Di rilievo un salvataggio su Zanetti nell’area azzurra (87’).
Come dice il mio amico Arturo, probabilmente avrà un’irritazione al sedere che gli fa venire voglia di grattarsi di continuo e, per non usare le mani di continuo, si muove così. Sarebbe bene, la prossima volta che giocherà al rialzo col rinnovo del contratto, che qualcuno andasse a fargli una grattatina. Estirpandoglielo magari, il sedere – 4
HAMSIK 6,5 – E’ il più rapido dei centrocampisti, ma è accerchiato dagli avversari. Arretrando riesce a far salire la squadra. Però non ha grande collaborazione da Cavani. Sfiora il gol al 20’. Esce per crampi (83’).
Guardarlo giocare così per me è sempre una iattura – 6
MESTO s.v. – Entra per Hamsik. Si vede poco giocando dieci minuti.
I dieci minuti più mesti – s.v.
CAVANI 6 – Non in grande serata. Va a segno e chiude alla pari il confronto con Milito. Cerca il gol con una mezza rovesciata (28’) che va fuori. Accorcia le distanze, ma non va oltre. Un salvataggio su Guarin dopo averlo inseguito per tutto il campo. Un gran tiro gli viene deviato in angolo da un difensore (89’).
Brutto. Arronzone, superficiale. Secondo me ha pensato che con la grinta che c’era in campo era certa la vittoria. Quando è entrato Pandev è definitivamente scomparso. Se vuoi giocare sempre, Edinson, devi impazzire dalla gioia e fare impazzire noi. Sennò la prossima volta che perdiamo 3-1 statti a casa, almeno forse una partita così, poi, la pareggiamo – 6
INSIGNE 8 – Grandissima partita del baby d’oro alla Scala del calcio. Sulla fascia sinistra domina nonostante la doppia marcatura di Nagatomo e Ranocchia. Il grande controllo di palla gli consente di stoppare, dribblare, superare gli avversari. Perde raramente la palla. Lotta sino alla fine. Due grandi conclusioni (18’ e 43’) con palla di poco fuori. Serve due volte consecutivamente Hamsik (anche di tacco) che si fa chiudere al momento del tiro. Invita al gol Pandev, ma il macedone conclude debolmente sul portiere (75’). Arretra anche per coprire la sua fascia dalle incursioni di Nagatomo. Avrebbe meritato il gol.
È stato straordinario. Bellissimo. È vero, meritava il gol. Ha un gioco da serie A, ma la testa ancora in B. Avanti così, ma deve crescere ancora – 8
MAZZARRI 6 – All’annuncio delle formazioni, scopre un’Inter rivoluzionata che rinuncia alle tre punte (fuori Palacio), porta il centrocampo a cinque (Nagatomo, Zanetti, Guarin, Gargano, Pereira) e gioca con Cassano al rientro in campionato a sostegno di Milito che fa la punta mai fissa. Il Napoli è il migliore che possa schierare. Il possente inizio di Guarin decide la partita (gol e assist del 2-0). Ma il Napoli reagisce bene pur non avendo il miglior Inler e sempre con Maggio e Zuniga poco efficaci. Manca anche l’apporto incisivo di Cavani. Sotto di due gol, cambia nella ripresa rinunciando a un difensore (Gamberini) per Pandev. Difesa a quattro con gli arretramenti di Maggio e Zuniga, mediani Inler e Behrami, tre a sostegno di Cavani (Hamsik, Pandev, Insigne). Ha un’ottima risposta dalla squadra che gioca però sotto il peso dei due gol presi nel primo tempo. Insigne è la stella cometa, ma il Napoli non riesce a illuminare la notte di San Siro dove però gioca con grande personalità. Toglie un mediocre Inler, ma ha solo Dzemaili per la sostituzione. La partita si è messa di traverso subito. Il Napoli, battuto, retrocede al terzo posto, ma esce a testa alta da San Siro. Tatticamente, Stramaccioni ha avuto buon gioco.
La testa alta non mi interessa, voglio i tre punti. E poiché in giro sento solo “grazie”, “gli avete insegnato a giocare a calcio” e fregnacce del genere, ve lo ricordo brutale brutale: abbiamo perso contro una “strisciata”. Ve lo dico così perché magari poi vi incazzate e iniziate a pretendere che si vinca sempre. Che si butti quella palla dentro ripetutamente, anche con un pessimo gioco, semplicemente vincendo. Perché finché starete tutti a ringraziare quegli undici per non aver vinto una mazza, non avremo mai nulla di buono. Finché non insisteremo fino alla morte per degli acquisti, disertando anche lo stadio, se ce n’è bisogno, la squadra sarà sempre questa. Fossi Mazzarri, oggi sarei incazzata nera. Con una squadra a pezzi, di cui la metà è talmente ridicola che sarebbe meglio buttarla, il suo presidente continua a rilasciare interviste in cui dice che con un Napoli al secondo posto e un girone di EL passato non c’è bisogno che arrivi nessuno. E io, fossi Mazzarri, non ci starei a prendermi palate di insulti dai tifosi con una misera squadra a disposizione quando chi compra i giocatori non sono io. Ma io non sono Mazzarri e resto da quest’altro lato. Un lato dove oggi ci si sveglia incazzati perché, semplicemente, si è perso. Non è un buon modo per iniziare la settimana, e, da tifosa, devo prendermela con qualcuno. Perciò a Mazzarri do 6. La sufficienza, per me, è pari alla mediocrità. Non ho niente di cui ringraziare.
MIMMO CARRATELLI e ILARIA PUGLIA