Ilaria vs Mimmo, le pagelle di Napoli-Dnipro

ROSATI 6 – Niente da fare sul primo gol. Sul secondo arriva appena a toccare il pallone di Zozulya. Qualche buona uscita. Cominciamo male. Il secondo gol l’avrei parato anche io con la penna con cui prendo appunti durante la partita. A che pensava, alle farfalle? – 5 FERNANDEZ 6,5 – Comincia benissimo. Poi, con […]

ROSATI 6 – Niente da fare sul primo gol. Sul secondo arriva appena a toccare il pallone di Zozulya. Qualche buona uscita.

Cominciamo male. Il secondo gol l’avrei parato anche io con la penna con cui prendo appunti durante la partita. A che pensava, alle farfalle? – 5

FERNANDEZ 6,5 – Comincia benissimo. Poi, con la squadra che cala e si abbassa, inanella una serie di errori, contrasta male, sbaglia gli appoggi. Però spesso rimedia alla prima battuta a vuoto. In attacco un colpo di testa fuori (50’). In difesa, un clamoroso liscio (57’). Nel finale ribatte due pericolose conclusioni degli ucraini.

È un bel giocatore, per carità, l’ho sempre detto. Però potremmo presentarlo a qualcun altro – 5,5

ARONICA 6 – Cancella l’errore contro il Torino e gioca una partita tranquilla. Un paio di ottimi recuperi sul contropiede ucraino. Esce al 72’.

Rispetto ai suoi compagni di difesa secondo me ha fatto un partitone. Quelli che lo hanno fischiato a scoppio ritardato sono quelli di Gela? Si spiegherebbero tante cose – 6

PANDEV 5 – Entra per Aronica a sostegno dell’offensiva finale del Napoli. Lotta, ma non incide molto.

Vabbé credo che non gli si chiedesse molto, a quel punto – 5

BRITOS 6,5 – Partita gagliarda. Sui contrasti non cede mai. Gioca anche di anticipo. Fuori un colpo di testa (78’). Sicuro nel rilanciare l’azione.

Almeno si è ripreso. Ma per me ha fatto meglio Aronica – 5,5

MESTO 7 – Una rivelazione. Incisivo, battagliero, pronto ai cross sulla fascia destra. Ne scodella parecchi. Ottimi recuperi difensivi su Konoplyanka e sulle discese di Denisov. Arretra nella difesa a quattro quando il Napoli gioca con più punte.

Una rivelazione??? E peggio di com’era andato fino ad adesso cosa poteva fare? Sarà stato un caso. E leva quel 7! Che hai ripreso la manica larga??? – 6

INLER 6 – Non è proprio il massimo. Rallenta l’azione, ma si batte con grinta nei contrasti. Avvia l’azione del primo gol. Conclude una volta (31’ alto). Soffre quando entra il brasiliano Giuliano che lo salta sempre. Ma lo svizzero non si arrende. Stringe i denti e tiene onorevolmente la scena.

Non è il massimo, appunto – 5,5

DONADEL 6 – Inizio positivo da interditore. Pressa sul portatore di palla, si fa valere nei contrasti. Cala alla distanza. Lascia il campo al 55’.

Hai detto bene. Buon inizio. Cinque minuti. Poi muore. Ma perché fa il calciatore? – 5

HAMSIK 7 – Entra per Donadel. Ormai il Napoli è tutto votato all’attacco per la formidabile rimonta. Duetta con Insigne a sinistra e su quel lato la difesa del Dnipro comincia a ballare. Suoi gli assist per il terzo e il quarto gol di Cavani. Un fuoriclasse.

Meraviglioso. Se gli affiancassero un paio di giocatori di livello, lui e Cavani vincerebbero tutto – 7

DZEMAILI 6,5 – Comincia alla grande in proiezione offensiva, più mezz’ala che mediano, spaccando la difesa ucraina. Allunga a Cavani la palla del primo gol. Gliene allunga un’altra che il Matador conclude sul portiere da posizione defilata. Spende molto nel primo tempo, cala nella ripresa quando arretra lasciando ad Hamsik la posizione più avanzata.

Mi è piaciuto. Dinamico anche quando a un certo punto tutti gli altri si sono fermati – 6,5

DOSSENA 4,5 – Manca clamorosamente due palle-gol (13’ e 15’). Non riesce a calciare un buon cross. Subisce l’aggressività di Fedetskiy. Fra gli azzurri in ombra. Sulla sua fascia il Napoli non è mai perentorio.

È depresso. lo dice il mio amico Enrico, che lo studia da anni. Dice che quando c’ha la barba è depresso. E pure più chiattulillo. Che si fa? Gli andiamo a rasare la faccia o lo prendiamo a paccheri? – 4

VARGAS 4,5 – Proprio non riesce ad emergere. Scelto per far coppia con Cavani, fallisce ancora. E’ sempre dietro al difensore e in ritardo per ricevere i passaggi dei compagni. Un errore fatale in disimpegno lancia il contropiede del Dnipro per il secondo gol degli ucraini. Esce al 55’.

Non mi irrita neppure più il suo gioco. È che proprio non gioca. Comunque, chi all’inizio ha detto che sarebbe stato il vice Cavani recitasse venti Pater Noster per non finire all’inferno – 4

INSIGNE 7 – Entra per Vargas ed è un’altra musica a sinistra in tandem con Hamsik. Conclude una prima volta e il tiro viene deviato in angolo. Poi un tiro a giro da applausi che lambisce il palo opposto (84’). Magico colpo di tacco a liberare in area Hamsik per il cross basso del terzo gol.

E se lo provassimo un po’ in più in campionato? Ieri sera mi è piaciuto assai. E quel tacco era da manuale – 7

CAVANI 10 – Quattro gol di diversa fattura in una notte straordinaria. Infila la difesa ucraina con una movimento dal centro a destra sul lancio di Dzemaili concludendo in gol con un tiro irresistibile. Magica la punizione del secondo gol dopo avere subito il fallo che gli consente di battere il calcio piazzato dai 25 metri. Puntuale sul cross basso di Hamsik per la terza segnatura. Non molla mai e scaraventa in gol il quarto tiro sfruttando il secondo assist di Hamsik. Gioca a tutto campo. Difende e riparte. Sui calci piazzati del Dnipro c’è sempre lui a liberare nell’area azzurra. Poi è l’incantevole e forsennato trascinatore per il clamoroso sorpasso.

Non è un calciatore, fa proprio un altro mestiere. Di fronte a lui scompaiono tutti, tranne Hamsik. Quei due insieme sono la gioia, la bellezza, l’armonia. Quattro gol straordinariamente belli. Vuoi vederlo segnare di tacco? Lo sa fare. Di spalla? Pure. D’orecchio? Sa fare anche quello. Non è un uomo, è molto di più. È fede, religione, speranza anche per chi non ha mai avuto nessuna delle tre. È luce, anche nel giorno più buio di tutti. È bellezza, di quella puramente estetica delle forme, corporee e non, e di quella estremamente eterea della natura.  Dovrebbero insegnarlo a scuola, Cavani, in tutte le sue sfumature, in tutte le sue virgole. Persino mia madre, che di calcio non ha mai seguito nulla, l’ha visto da Maria De Filippi e se n’è innamorata. Ho deciso che da oggi mi tengo la sua immaginetta nel portafogli, la foto di lui che cammina nel corridoio sottostante il San Paolo con la postura da condottiero. Appena vacillo, la tiro fuori e mi raccomando a lui. Non chiamatemi blasfema, perché questo umano proprio non è. Dev’essere pazzo, fuori dal mondo, un alieno arrivato qui in cerca di qualcosa. Bé, spero che non ci arrivi mai a quel qualcosa. Perché se si stanca sono cavoli amari. Restare orfani di tanta forza e tanta bellezza sarebbe insopportabile. Non costruirgli una squadra su misura è un delitto contro l’umanità azzurra. Un voto glie lo do solo per dare una dimensione, un’idea, ma è stato talmente bello da essere oltre tutto – 100mila.

MAZZARRI 7 – Tarda a fare i cambi vista la serata disastrosa di Vargas e Dossena a sinistra. Sostituisce Vargas con Insigne, inserisce Hamsik per un centrocampista difensivo (Donadel). E allora il Napoli vola sulla corsia mancina. Ma perché ha cominciato con Vargas e non con Insigne? Va be’, è andata bene. Rinuncia anche ad Aronica inserendo Pandev (72’). E’ la “mossa” che meno si avverte in campo nel quarto d’ora della rimonta azzurra. Le altre sono al bacio. Rischia una difesa inedita che complessivamente non lo tradisce. Anche i centrocampisti di rincalzano fanno un buon lavoro (Donadel, Dzemaili), calando alla distanza. Ottima “risposta” anche da Mesto. Da Cavani il regalo di quattro gol. Cose che solo a Napoli ‘e sanno fa’. Ma le fa il Matador e non c’è più da stupirsi.

Ieri sera avrebbe potuto fare qualsiasi cosa, Mimmo, ma non c’è stata proprio storia. Ieri sera c’era solo il Matador. Perciò, Mazzarri chi? Ah, sì, quello che finalmente ha capito che Edinson deve giocare dall’inizio. Quello – 6

MIMMO CARRATELLI e ILARIA PUGLIA

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