Ragazzi e che è, ma quanta negatività vi attraversa
Rileggo tutte gli articoli ed i commenti agli articoli fatti sul Napolista. Sono molto deluso e sconfortato. In tutti gli articoli, ad eccezione fatta per la saggezza di Mimmo Carratelli, mi sembra di assistere ad un lunga lista di negativita’ e pseudo (mezze) soluzione. La lista del negativo ci ricorda le cose che sapevamo sin da Luglio, […]
Rileggo tutte gli articoli ed i commenti agli articoli fatti sul Napolista. Sono molto deluso e sconfortato. In tutti gli articoli, ad eccezione fatta per la saggezza di Mimmo Carratelli, mi sembra di assistere ad un lunga lista di negativita’ e pseudo (mezze) soluzione. La lista del negativo ci ricorda le cose che sapevamo sin da Luglio, ma che nessuno ha voluto credere o dire. Di soluzioni non ne vedo, anche perche’ gridare, spesso in maniere confusa, che bisogna cambiare l’allenatore e comperare nuovi giocatori, mi appare vago, visto che non si presentano o prospettano soluzioni successive Cambiare con chi? comperare chi? Insomma, nessuno dice con chi cambiare o chi comperare ed a quali costi.Ci sono anche delle confuse convizioni sullo stato di salute finanziaria della societa’, che certamente e’ in attivo, ma non puo’ far fronte a disponibilita’ diverse in caso di perdite. Insomma, questa proprieta’ non si puo’ permettere le perdite annualli che sono possibili all’Inter (€70mil), dove ogni anno i soci possano attingere ad altri portafolgli. Sento ancora dire che ci sono i soldi di Lavezzi ed i soldi della Champions, ma nessuno si sofferma sui costi e le spese di gestioni di una sqaudra che sono anche lievitate. Senza contare il fatto che, si gioca in uno stadio fatiscente e per nulla adeguato ne’ alla visione ne’ alla salute; e l’affluenza e’ ridotta.Trovo anche molto ingeneroso l’attacco ai giocatori oppure al tecnico, soprattutto ora. I primi non possono trasformarsi in campioni se non lo sono, ma deveno mostrare impegno e su questo nessuno puo’ avere dubbi. Sul lato del tecnico, bisogna fare un distinguo tra la simpatia e la capacita’. Sul primo requisito non mi appare giusto basare i commenti, sulle capacita’ neanche si discute, considerando i risultati ottenuti con organici modesti o comunque incompleti. Si puo’ essere in disaccordo su certe scelte tecniche, ma anche in questo caso invito a distinguere tra il manager della play station and il manager che ha a che fare con uomini-giocatori, alcuni immaturi, giornalisti, alcuni di parte, tifosi, non tutti presentabili, dirigenza non proprio esperta o competente. L’ultimo punto e’ quello su cui, nel lungo termine, si basano le possibilita’ reali di questa squadra per un salto di qualita’.La dirigenza o la societa’. Nel Napoli mi sembra che manchino entrambe o sono carenti entrambe. Proprio questa carenza di organico e quindi di responsabilita’ espone chi non dovrebbe a pressioni non necessarie. Il tecnico commenta di fattori di competenza della societa’ e questo non e’ il suo lavoro. La societa’parla spesso di calcio vecchio, inadequato, preistorico. Ma inadequatazza, monoliticita’ sono le caratteristiche tipiche di quelle societa’ in cui c’e il capopadrone, assenza di ruoli, confusione comunicativa, incompetenza tecnica. Lo ripeto, incompetenza tecnica, perche’ otto anni di calcio di cui solo cinque anni in A sono un curriculum molto limitato per chi il pallone l’aveva visto solo al “cinema”.Ed arriviamo al punto, questo e’ cio’ che si ha; perche’ questa e’ la societa’, e grazie a Dio, e’ questo e non altro (un qualcos’ altro, sempre in agguato alle nostre latutudini, che io non vorrei e che mi obbligherebbe a non seguire piu’ il Napoli e quindi il calcio). Se questo e’ cio’ che abbiamo, e’ questo che si deve migliorare; non cambiare, mA MIGLIORARE. Si cominci con mettere in piedi una dirigenza vera e competente. Si crei un comunicazione societaria, che gestisca, protegga e dia informazioni chiare ai tifosi. Si scelga un progetto unico di gestione tecnica per tutte le categorie/rose. Si trovi un squadra satellite o piu’ squadre satelliti in cui lasciare cresciere le promesse. Si crei una vera scuola calcio, si formino i giocatori, inclusa la scuola. Si diano incarichi a persone competenti, non solo personaggi di nome, persone motivate che lavorino dietro le quinte, si imponga un filosofia di societa’, si studino i club che fanno scuola in questo senso, Barcellona, Manchester United, Arsenal, Ajax, Bayer Monaco, Borussia. Si puo’, si deve, per evitare il cronico malessere della precendente gestione. Il nuovo Napoli ha cominciato dalla fine, dalla squadra. Ma questa passa, il club resta…. almeno si spera.Faccimo un passo indietro.Forza Napoli.
Napoli Times and Napoli Fans Club London