Il Napoli incerottato liquida la pratica Juventus col minimo sforzo, oggi è troppo ampio il divario tra le due squadre
Finisce 2-1 con doppietta di Hojlund, in mezzo il gol di Yildiz l'unico calciatore vero della Juve. Spalletti ahinoi fischiato (addio memoria). McTominay in campo è imperiale, ricorda Krol nelle movenze

Ni Napoli 07/12/2025 - campionato di calcio serie A / Napoli-Juventus / foto Nicola Ianuale/Image Sport nella foto: esultanza gol Rasmus Hojlund
Il Napoli incerottato liquida la pratica Juventus col minimo sforzo, oggi è troppo ampio il divario tra le due squadre
Se l’avversario non si chiamasse Juventus, staremmo qui a scrivere di vittoria quasi col minimo sforzo. Appena il Napoli ha accelerato, ha segnato. E forse sarà proprio questa la discussione, visti i tempi che corrono: perché il Napoli non ha chiuso prima la partita? Dibattito ozioso che lasciamo ai “competenti”. I dati di fatto sono che il Napoli incerottato ha battuto 2-1 la Juventus, al momento è solo in testa alla classifica, ha di fatto eliminato Spalletti dalla corsa scudetto e ha ritrovato il bomber Hojlund che dopo 922 minuti di digiuno ha segnato la doppietta che ha deciso il match. Avrebbe cantato Battisti “922 minuti possono bastare”.
Non vorremmo maramaldeggiare e scrivere che la Juventus è poca roba. Diciamo però che la squadra di Spalletti si è resa protagonista solo una volta, in occasione del gol del pareggio che ovviamente è stato segnato da Yildiz probabilmente l’unico calciatore vero dei bianconeri. Non a caso, Spalletti ha schierato la sua Juve col 3-5-2 senza né David né Openda: un chiaro segnale al fallimentare mercato di Comolli.
Il primo tempo sfila via liscio. Il Napoli parte forte mentre la Juventus è tremebonda. Anche Spalletti lo è: per lui ahinoi più fischi che applausi. La memoria, evidentemente, non esiste più nemmeno sulle gradinate del fu San Paolo. La squadra di Conte entra fin troppo facilmente nella difesa bianconera. Prima, McTominay dà l’illusione del gol con un colpo di testa che colpisce l’esterno della rete. E poi al settimo il Napoli va in vantaggio. In tre metri, Neres ne ruba due a Koopmeiners, il duello sembra una corsa tra un ragazzino e un anziano. Cross basso e Hojlund a centro area accelera mentre Kelly si guarda attorno, il danese lo anticipa in scioltezza e segna. Sembra un gioco da ragazzi. Fin troppo facile.
Il resto del primo tempo è un’eterna attesa. Il Napoli probabilmente avrebbe potuto accelerare per provare a chiuderla. Ma senza centrocampo, con in campo il solo McTominay per giunta in precarie condizioni fisiche, Conte e i suoi preferiscono controllarla. Neres come al solito è straripante. La differenza è che Hojlund stasera è in palla, ha il piede caldo. La Juve sembra prendere coraggio ma è pericolosa sempre e solo con Yildiz che al minuto 33 con una splendida imbucata pesca Kelly sul filo del fuorigioco e lo piazza da solo davanti a Milinkovic. Ma Kelly è scarso e spedisce in curva.
McTominay chiude il tempo colpendo, sempre di testa, la base del palo esterno. E qui ci viene in mente che lo scozzese per presenza in campo e portamento, è quanto di più prossimo a Krol si sia visto a Napoli: si aggira statuario, imperiale per il Maradona.
Della ripresa vanno raccontati gli episodi. Perché il calcio è fondamentalmente episodi. Un po’ come le guerre. Si comincia con David al posto dell’imbarazzante Cabal. Al 59esimo la Juve pareggia, ovviamente con Yildiz. Ed è imbarazzante il modo in cui Beukema prima prova a fermarlo, appoggiandosi come negli autobus affollati, per poi lasciarlo andare. Non sappiamo se siano amnesie oppure l’evidenza che in alcuni calciatori manchi la visione d’assieme, manchi la capacità di comprendere quando sia il momento di farsi ammonire pur di non subire il gol.
Il Napoli, però, non si abbatte. Più o meno torna ad accelerare come se niente fosse. Anche consapevole di poter segnare. Una menzione per un recupero di Olivera su McKennie.Hojlund si presenta davanti a Di Gregorio che è bravo a deviare il suo destro in corner. Il gol è solo questione di tempo. Spalletti fa uscire Yildiz e il Napoli segna. Cross di Neres, assist di McKennie (proprio lui) per Hojlund che di testa insacca sotto la curva B. Due a uno. Senza nemmeno sudare più di tanto. Per ora sarebbe il caso di finirla con questa ossessione juventina.











