Il Times celebra il “dominio italiano” nel tennis: «Ma su Sinner pesa la squalifica doping»
I "premi" di fine anno di Stuart Fraser: "Riconoscimento a Binaghi per essersi impegnato per 24 anni. Il miglior giocatore dell'anno è Alcaraz, la miglior partita la finale del Roland Garros"

Roma 31/01/2024 - conferenza stampa Jannik Sinner / foto Image Sport nella foto: Jannik Sinner-Angelo Binaghi
Stuart Fraser, storica firma del tennis del Times, ha elaborato i suoi “award” di fine anno. I suoi “migliori”. E non c’è Sinner. Anzi: c’è solo di sponda. Per Fraser il miglior giocatore maschio del 2025 è stato l’altro: Carlos Alcaraz. “Le classifiche mondiali di tennis, a mio parere, sono un ottimo barometro delle prestazioni nel corso di una stagione – scrive Fraser – quindi il sistema di punteggio dell’Atp ha perfettamente ragione nel classificare Carlos Alcaraz come numero 1 di fine anno”.
“C’è chi sostiene che Jannik Sinner avrebbe tranquillamente concluso al primo posto se non fosse stato assente per tre mesi a causa di una squalifica per violazione delle norme antidoping. Il ventiquattrenne italiano è a soli 550 punti da Alcaraz , nonostante abbia perso la possibilità di giocare tornei per un totale di circa 4.500 punti. Ma una squalifica per doping dovrebbe essere considerata in modo molto diverso da un infortunio, senza alcuna clemenza soggettiva”.
Sinner rientra però nella “miglior partita dell’anno”, che per il Times è stata la finale del Ronald Garros, tra Sinner e Alcaraz. “Lavorando nel tennis negli ultimi 15 anni, ho avuto la fortuna di assistere ad alcuni dei migliori incontri mai disputati. Un’epoca d’oro di dominio tra Novak Djokovic, Rafael Nadal e Roger Federer ha prodotto alcuni scontri di proporzioni epiche, ma non sono sicuro di ricordare di aver mai emesso così tanti sussulti come ho fatto nell’ultima domenica del Roland Garros a giugno. Ancora oggi è difficile trovare le parole che rendano giustizia a tutto ciò che ha caratterizzato la finale più lunga di sempre del Roland Garros, tra Alcaraz e Sinner, durata cinque ore e 29 minuti: la qualità del colpo, la fisicità, la velocità, l’atmosfera e, soprattutto, la rimonta. In qualche modo, Alcaraz è riuscito a recuperare da due set di svantaggio, salvando tre punti per il titolo, per quella che potrebbe rivelarsi la partita più bella della sua carriera”.
E Sinner c’è anche perché fa parte del riconoscimento al “miglior risultato” in termini generali, che Fraser assegna al “dominio italiano”. “Il fatto che la squadra B dell’Italia abbia comunque vinto la “Coppa Davis” la dice lunga sulla forza del tennis italiano. Tutto il merito va a Flavio Cobolli e Matteo Berrettini per essersi fatti avanti e aver dato il massimo davanti a un pubblico appassionato a Bologna”.
“Dopo la vittoria di settembre delle donne nella Billie Jean King Cup, l’Italia è ora in una serie di cinque titoli mondiali a squadre consecutivi, a partire dalla Coppa Davis del 2023. È un riconoscimento alla visione e alla convinzione del presidente della Federazione Nazionale Italiana Angelo Binaghi, che ha investito per oltre 24 anni in tornei, allenamenti e cultura di club, portando la popolarità del tennis al secondo posto nel Paese solo dopo il calcio”.











