Il grande ritorno delle maglie a maniche lunghe: per i calciatori è più comoda e per i tifosi è tradizione

Otto delle 20 squadre della Premier League hanno le maniche lunghe. Beckham, Fernando Torres, Eric Cantona non rinunciavano mai alle maniche lunghe

Maradona Van Basten De Napoli

1989 archivio Storico Image Sport / Napoli / Milan / Diego Armando Maradona-Marco Van Basten / foto MB/Image Sport

Per anni sono sembrate un ricordo lontano, relegate alle foto d’epoca o alle collezioni dei nostalgici. E invece, nella stagione 2025-26, le maglie a maniche lunghe stanno vivendo una sorprendente rinascita in Premier League. Tra tradizione, estetica e nuove scelte dei brand sportivi, questo ritorno racconta molto dell’evoluzione del calcio contemporaneo. La storia è di Athletic

Alcuni giocatori sono diventati inseparabili dalle maniche lunghe: David Beckham dagli anni ’90 fino ai primi anni 2000. Fernando Torres più avanti nell’ultimo decennio. Eric Cantona prima di loro. La maglia a maniche lunghe era un capo essenziale. Un accessorio di stile, certo, ma anche una dichiarazione di identità. Rio Ferdinand lo ricordava parlando di Thierry Henry, che aveva trasformato la combinazione maniche lunghe + guanti in un’icona. “Quando vedi le maniche lunghe sulla maglia dell’Arsenal, sai subito chi stai affrontando. Sai che è il momento di concentrarti, perché questo ragazzo ha concluso la sua carriera”, ha detto a BT Sport. Poi, improvvisamente, tutto è cambiato.

La maglia lunga torna ad essere di moda

Questo era l’aspetto fino a circa 15 anni fa. Con l’ascesa degli strati tecnici di Under Armour e il desiderio dei brand di rendere le divise sempre più leggere, l’effetto finto di uno strato di base indossato sotto una a maniche corte divenne comune… alcuni marchi smisero del tutto di produrre maglie a maniche lunghe. Una tradizione interrotta. C’erano eccezioni: Giocatori del calibro di Cristiano Ronaldo, Antoine Griezmann e Kylian Mbappé hanno mantenuto viva l’estetica… ma vedere una vera maglia a maniche lunghe indossata dai giocatori… è stato incredibilmente raro nell’ultimo decennio.

Quest’anno però tutto è cambiato: “Una rinascita dei tempi migliori per le maglie da calcio”, la definisce Doug Bierton, fondatore di Classic Football Shirts. E lui sa di cosa parla: nel 2021 aveva persino denunciato “La triste fine delle maglie a maniche lunghe” in un video diventato virale. Il ritorno è stato graduale, ma deciso, e l’Arsenal rappresenta un caso interessante. La tradizione voleva che fosse il capitano a decidere per tutti: maniche corte o lunghe. Tutto si è spezzato nel 2013, quando Mathieu Flamini si è tagliato le maniche lunghe prima di un match, rompendo un rituale storico.

Otto delle 20 squadre della Premier League hanno le maniche lunghe

I club sponsorizzati da Adidas stanno guidando la rivoluzione. Otto delle 20 squadre della Premier League di questa stagione… hanno le proprie divise realizzate da Adidas, che ha introdotto nuove maniche lunghe con le tre strisce fino al polsino, molto amate da tifosi e giocatori. Martin Zubimendi, Ethan Nwaneri, Gabriel Martinelli e Leandro Trossard sono tra i principali “testimonial” inconsapevoli della rinascita. Lo stesso Trossard ha raccontato: “Mi sono sempre piaciute… sono stato molto contento quando sono tornate… mi piace la loro vestibilità e sono anche un po’ nostalgiche”.

Dietro la scelta dei giocatori c’è anche un lavoro di ascolto. Thomas Mace, vicepresidente design di Adidas, spiega: “Abbiamo notato una crescente richiesta… per i giocatori è comfort, per i tifosi tradizione e identità… la maglia a maniche lunghe unisce funzionalità e cultura”. La qualità delle nuove maglie è alta e Mace sottolinea: “Volevamo reinterpretare la silhouette… rispettando il passato ma spingendo l’innovazione verso il futuro… i giocatori le scelgono anche come affermazione di stile e individualità”.

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