Sarri sta con Rabiot sull’Australia: «Brutta la risposta di De Siervo»

L'allenatore della Lazio: «I soldi non giustificano tutto. E poi i soldi non li prenderebbe neanche la Lega se Rabiot non scendesse in campo tutte le domeniche».

Sarri Lazio Tare costruzione da dietro

Roma 28/01/2024 - campionato di calcio serie A / Lazio-Napoli / foto Image Sport nella foto: Maurizio Sarri

Sarri si schiera con Rabiot: «Ha ragione, i soldi non giustificano tutto»

Così Maurizio Sarri, allenatore della Lazio, ai canali ufficiali del club, è tornato sulla polemica tra De Siervo e Rabiot e sullo spostamento a Perth della partita tra la squadra di Allegri e quella di Fabregas:

«Ha ragione Rabiot, i soldi non giustificano tutto. La risposta di De Siervo è stata brutta, così come tirare in ballo l’aspetto economico. Rabiot potrebbe rispondere che i soldi non li prenderebbe neanche la Lega se lui non andasse dentro al campo a combattere tutte le domeniche»

De Siervo duro con Rabiot (che aveva criticato Milan-Como in Australia): «Si scorda che guadagna milioni»

«Giocare Milan-Como a Perth è completamente folle», con queste parole Adrien Rabiot aveva espresso il suo chiaro punto di vista sulla decisione di programmare la partita di campionato in Australia. Non si è fatta attendere la replica dell’amministratore delegato della Serie A, Luigi De Siervo:

«La Nfl, o la Nba giocano diverse partite all’estero. Questo nel rispetto dei tifosi, che soffrono per la distanza, ma che in realtà sono a livello globale. Crediamo che se il calcio non intraprende in maniera misurata e con delle rotazioni questa strada, portando fuori il proprio brand, rischia di perdere posizioni rispetto ad altri sport», esordisce De Siervo intervistato a margine dell’assemblea di Lega.

La risposta a Rabiot – «Rabiot si scorda, come tutti i calciatori che guadagnano milioni di euro, che sono pagati per svolgere un’attività, cioè giocare a calcio. Dovrebbe avere rispetto dei soldi che guadagna e assecondare maggiormente quello che è il suo datore di lavoro, cioè il Milan, che ha accettato e spinto perché questa partita si potesse giocare all’estero», aggiunge.

E in quanto al tema della salute dei giocatori toccato proprio dal centrocampista francese: «È un elemento fondamentale, ci battiamo perché questa cosa abbia delle logiche. Stiamo parlando di una cosa complicata, ma non impossibile. La sfida organizzativa è complicata, le ore di volo sono tante ma si viaggia su una business class dall’altra parte del mondo, cosa che le squadre fanno stabilmente. I calciatori di vertice, che hanno stipendi commisurati alla fatica che svolgono, dovrebbero capire meglio di altri che questo è un sacrificio che si può fare».

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