Il Napoli perde pure col Torino: due sconfitte in sette partite, non è così che si vincono gli scudetti

Castel Volturno, abbiamo un problema. Non solo di infortuni ma anche di gioco. Il Napoli aspetta la fiammata che non arriva. È stato un pianto greco. Gol dell'ex Simeone

Napoli

Db Torino 18/10/2025 - campionato di calcio serie A / Torino-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Lorenzo Lucca-Franco Israel

Il Napoli perde pure col Torino: due sconfitte in sette partite, non si vincono così gli scudetti

Il Napoli ha perso 1-0 contro il Torino. Baroni si conferma bestia nera di Conte. Due sconfitte (la prima contro il Milan, sempre in trasferta) in sette giornate di campionato: difficilmente così si vincono gli scudetti. È la sesta partita consecutiva (tra campionato e Champions) in cui il Napoli subisce gol. Poiché il caso non esiste né tantomeno la sfortuna, c’è un problema. Conte ha l’alibi delle assenze di Hojlund e McTominay oltre a quelle di Lobotka e Politano (entrato nel finale) ma oggi si è visto davvero pochissimo. Napoli al rallentatore. Molle. In attesa di una fiammata che non è mai arrivata. “Chi vive sperando, muore cagando” fece dire Abatantuono a Lo Russo nel film “Mediterraneo”. Ecco, più o meno è andata così. Non si tratta di imbastire processi ma è un dato di fatto che in questa stagione il Napoli non ha trovato la quadra, si direbbe in politica. È una squadra rabberciata, che vive di intuizioni. Poi c’è Lukaku argomento tabù tra tifosi (più o meno lo detestano). La realtà calcistica è che Romelu svolgeva un lavoro fondamentale nella costruzione del gioco. Nessun altro sa farlo. Oggi Lucca praticamente non l’ha mai vista. Tant’è vero che Conte lo ha tolto per Ambrosino. Hojlund oggi non c’era (ennesimo affaticamento muscolare nel Napoli) ma lui fa – benissimo – il centravanti. Segna. Che per carità è tanto ma segna lui. E basta. Con Lukaku segnavano tutti, a partire da McTominay altro assente di giornata.

Il destino ha voluto che a siglare il gol partita fosse il Cholito Simeone che a Napoli ha lasciato un ottimo ricordo. Ha segnato anche un gran gol su assist involontario di Gilmour. È stato freddo, e spietato sotto porta, ha superato Milinkovic Savic e ha messo dentro a porta vuota.

Come detto, Conte ha dovuto rinunciare a Hojlund e McTominay: rispettivamente per affaticamento muscolare e un problema alla caviglia (sei punti di sutura). Dentro Neres, Spinazzola più avanti. Il Napoli ha prodotto davvero poco. De Bruyne non ha illuminato. Praticamente mai. Ha pure sbagliato un tiro al volo che uno come lui quantomeno deve calciare nello specchio della porta. E alla fine il Torino ha battuto le due squadre in testa alla classifica: Roma e Napoli. Baroni lo scorso anno con la Lazio vinse a Napoli in campionato, eliminò gli azzurri in Coppa Italia e pareggiò 2-2 in campionato. E ha vinto anche quest’anno.

Della cronaca possiamo ricordare che al 15esimo i granata hanno colpito anche un palo con Vlasic. Palo interno a essere precisi.

Due buone occasioni per gli azzurri: tiro di De Bruyne (a botta sicura) deviato in angolo. Olivera nell’area piccola è troppo timido a mettere il piedino sul cross basso di Di Lorenzo.

Nel finale gol annullato a Lang per fuorigioco: aveva pareggiato con un tap-in dopo il palo colpito da Politano che è stato il più pericolo anche se ha giocato un quarto d’ora.

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