Sinner, non fidarti di Bublik: è il nuovo Kyrgios. Può farti impazzire con la smorzata (L’Equipe)
Nella notte l'incontro a Flushing Meadows. Batte la seconda quasi come la prima. «Se voglio andare avanti negli Slam, devo giocare a modo mio»

Italy's Jannik Sinner eyes the ball as he plays against Spain's Carlos Alcaraz during their men's singles final tennis match on the fourteenth day of the 2025 Wimbledon Championships at The All England Lawn Tennis and Croquet Club in Wimbledon, southwest London, on July 13, 2025. (Photo by HENRY NICHOLLS / AFP)
Sinner, non fidarti di Bublik: è il nuovo Kyrgios. Può farti impazzire con la smorzata (L’Equipe)
Nella notte Jannik Sinner affronterà Alexander Bublik. E L’Equipe – e non solo L’Equipe – scrive che dovrà temerlo. L’Equipe lo paragona a Nick Kyrgios. «un po ‘ meno forte» aggiunge Nicolas Mahut.
A differenza dell’australiano, non ha ancora raggiunto una finale del Grande Slam (Wimbledon 2022) o un Masters 1000 (Cincinnati 2017), ma in comune con Kyrgios ha l’imprevedibilità e un gioco rischioso. Ha battuto quattro degli ultimi sei top 10 che ha affrontato quest’anno (Rublev, De Minaur, Draper e Sinner). Battuto dal 28enne a Halle a giugno (3-6, 6-3, 6-4), il numero 1 del mondo Jannik Sinner è avvertito. «È un grande battitore e un giocatore imprevedibile», ha detto diffidente.
L’Equipe ha sentito Stefan Leiner, il suo manager e co-allenatore con Artem Suprunov. «Non sta sfruttando appieno il suo potenziale, ma si sta avvicinando».
Ha un servizio devastante, Scrive L’Equipe.
Le statistiche dicono molto sulla sua fiducia in questo colpo: dall’inizio degli US Open, Alexander Bublik non ha mai perso il servizio. Ha annullato dodici palle break. È a 55 game di servizio vinti di fila a Flushing Meadows. (…) Dall’inizio del torneo, ha vinto l’86% dei punti sulla prima palla. Nessuno meglio di lui, nemmeno il francese Giovanni Mpetshi Perricard (85%). «Impiega a malapena otto secondi tra due punti al servizio», osserva Mahut. Può soffocarti, perché continua a fare punti mentre è al servizio».
Ha servito 54 ace (il primo è Coleman Wong con 68), e colpisce forte anche la seconda. «Pure se significa commettere doppio fallo» (che però sono stati 22. «Per lui, servire a tutta la prima come la seconda, è un rischio controllato», analizza Leiner. La seconda può batterla a 220 km/h.
Non solo il servizio, ha una grande smorzata.
«Forse ha la migliore palla corta del circuito», afferma Leiner. Dotato di una mano eccezionale, Bublik prova e molto spesso gli riesce la smorzata velenosa. «Per le persone normali come te e me, sembra molto rischioso. Per lui è un rischio molto calcolato. L’obiettivo è far arrivare l’avversario arrivi sulla palla quando è sotto la rete per costringerlo a sollevarla», spiega Leiner. E qui comincia il gioco del gatto col del topo. È alto 1,96 m, anticipa molto bene al volo e in queste situazioni la percentuale di punti guadagnati è di circa il 70%. Avere un elemento del gioco in cui vinci 7 volte su 10 è enorme. Se riesce a creare queste situazioni, diventa molto pericoloso per tutti».
Varlet è d’accordo: «La smorzata è un colpo d’attacco, non resti a fondo campo, avanzi per chiudere gli angoli». Bublik lo fa molto bene. «In questo campo, eccelle», conferma Escudé. «Per trovarsi in questa situazione, ha bisogno di correre rischi da fondo campo, colpire molto forte per far arretrare il suo avversario, prima di tentare la smorzata. Abbiamo insistito molto su questo, io e Artem: colpire, colpire, colpire, smorzata e seguirla».
Non è un giocatore da partite di quattro-cinque ore.
Bublik è d’accordo: «Vivo la mia vita evitando la lotta. Per battere i migliori, devo farlo a modo mio. Non posso competere per 5 ore e 30 minuti contro questi ragazzi, fisicamente è impossibile per me. (…) Se voglio arrivare alla seconda settimana di Grandi Slam, devo fare le cose in modo diverso».
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