Gattuso non ha colpe per il disastro ma contro Israele non ci ha capito niente. Altro che gioia per la vittoria (Ziliani)

Il giornalista sul suo sito web: "Tutti parlano di pazza Italia, vittoria all'ultimo minuto. Ma è una vittoria che sa di sconfitta”

Gattuso, Ziliani, Italia

Db Debrecen (Ungheria) 08/09/2025 - qualificazioni Mondiali 2026 / Italia-Estonia / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Gennaro Gattuso

Dopo il pokerissimo all’Estonia, l’Italia ha battuto anche Israele rilanciando la propria candidatura per la qualificazione ai Mondiali del 2026. Il molti hanno raccontato il successo degli azzurri dipingendolo come una sorta di impresa. In realtà, si è trattata di una vittoria parecchio sofferta, arrivata peraltro nei minuti di recupero e a margine di una prestazione semplicemente mediocre.

Insomma, c’è davvero poco da esaltarsi per questi tre punti portati a casa: è il nostro pensiero, ma anche quello del giornalista Paolo Ziliani, il quale ha dedicato un focus alla vicenda tramite le colonne del suo sito web. Vi proponiamo un estratto delle sue considerazioni.

L’analisi di Ziliani sulla vittoria dell’Italia

“La partita Israele-Italia 4-5 è finita da pochi minuti e per avere un’idea di come sarà commentato e giudicato l’evento vado a curiosare nelle home page di alcuni siti specializzati come Sportmediaset, Gazzetta e Corsport. Leggo sul primo: “Notte folle a Debrecen, Tonali fa gioire Gattuso al 91”. Sul secondo: “Italia, una vittoria folle! Batte 5-4 Israele ma che paura. E che errori (2 autogol)…”. Sul terzo: “Pazza Italia! 5-4 a Israele ma che brividi: Tonali firma la rete della salvezza al 91’”. Trasecolo”, racconta Ziliani.

“Tutti parlano di vittoria, di gioia e di salvezza arrivate all’ultimo minuto e di Gattuso che gioisce. A me sembra invece che la realtà sia un’altra: perchè battendo Israele 5-4 l’Italia non ha affatto vinto, ha perso; e se a fine partita Gattuso ha gioito, la notizia è che il nuovo c.t. azzurro (che non ha alcuna colpa, e lo dico subito, per il disastro che si sta profilando), nella confusione e nella concitazione del momento non ci ha capito niente”, sottolinea il giornalista.

“Più che gioire, avrebbe dovuto soccombere alla tristezza, per non dire alla disperazione, di vedere il primo posto nel girone – quello che dà la qualificazione diretta al Mondiale – sempre più lontano e ormai al 99% inafferrabile”, aggiunge.

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