Gattuso non è solo un motivatore, sa innovare senza tradire il dna dell’Italia e ha il coraggio di lanciare i giovani (La Stampa)

È il terzo allenatore dell’Italia che nei 2000, meglio stare alla statistica recente, vince all’esordio dopo Conte e Mancini.

Gattuso

Db Firenze 01/09/2025 - allenamento e conferenza stampa Italia / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Gennaro Gattuso

Gattuso non è solo un motivatore, sa innovare senza tradire il dna dell’Italia e ha il coraggio di lanciare i giovani (La Stampa)

Anche La Stampa comprensibilmente elogia il ct della Nazionale Rino Gattuso per il 5-0 dell’Italia sull’Estonia nel suo esordio sulla panchina.

Su La Stampa scrive Antonio Barillà:

Il 5-0 è specchio di una scelta tattica coraggiosa, doppio centravanti e sviluppo sulle fasce, la consapevolezza di dover osare per inseguire un successo largo: non bastavano, difatti, i tre punti, occorreva segnare il più possibile per accorciare il gap dalla Norvegia in differenza reti. Senza voler scovare svolte cruciali in un match morbido, contro una squadra lontanissima nel ranking, ci teniamo a sottolinearlo per smentire, dati alla mano, quelli che… Rino è un motivatore. Ben venga, è un complimento, questa nazionale confusa e sfiduciata aveva tanto bisogno di esempi di grinta e insegnanti di mentalità, ma Rino non è solo quello, è un allenatore completo, sa adattarsi a situazioni e avversari, innovare senza tradire il dna di un’Italia coesa e determinata, onesto nel cercare il gioco ma senza vergognarsi davanti a eventuali vittorie sporche. Coraggioso non solo nella tattica, ma anche davanti all’anagrafe: Pio Esposito in campo, con un frammento di partita in Serie A alle spalle, è un invito a fidarsi più dei nostri giovani, chiusi da troppi stranieri ma anche da una cultura che privilegia all’eccesso l’esperienza.

Gattuso, non è successo nulla ma si è mosso qualcosa

In un altro articolo de La Stampa, scrive Giulia Zonca:

Non è successo nulla, ma si è mosso qualcosa e gli si apre un sorriso di sicuro orgoglio quando i 20 mila iniziano a cantare «Dove è la vittoria». Un accenno di complicità che Gattuso smorza quasi subito con qualche indicazione. È il terzo allenatore dell’Italia che nei 2000, meglio stare alla statistica recente, vince all’esordio dopo Conte e Mancini. (…)

Gattuso non si è scatenato come forse qualcuno si aspettava, probabile che non intenda farlo fino a che la missione non sarà compiuta: «Portarci al Mondiale». Il traguardo è distante (o vicino) quanto prima, solo che vedere cinque gol conforta. Sulla panchina azzurra adesso si sta un filo più comodi. 

Correlate