Gauff in lacrime agli Us Open: «Le persone tendono a trascurare il lato umano di noi atleti. Simon Biles mi ha aiutata»
«Ho pensato che se lei può stare su una trave di sei pollici con tutte le pressioni del mondo, allora io posso colpire la palla in questo campo»

USA's Coco Gauff serves the ball to Australia's Ajla Tomljanovic during their women's singles first round tennis match on day three of the US Open tennis tournament at the USTA Billie Jean King National Tennis Center in New York City, on August 26, 2025. (Photo by CHARLY TRIBALLEAU / AFP)
Un omaggio sentito a Simone Biles, vincitrice di sette medaglie d’oro olimpiche. Coco Gauff lo ha tributato dopo la vittoria su Donna Vekic che le ha consentito di avanzare al terzo turno degli Us Open. La 21enne americana, che ha avuto un inizio difficile nel Grande Slam di casa, ha descritto la sua vittoria in tre set contro Ajla Tomljanovic al primo turno come una “battaglia mentale” e poi è scoppiata in lacrime contro la Vekic, quando ha perso un game al servizio che l’ha portata a un passo dal perdere il primo set. La presenza della Biles è stata di ispirazione come riporta il Times
Gauff ha cambiato il suo team di allenatori dopo il Cincinnati Open. E’ migliorata notevolmente nel secondo set contro la numero 49 del mondo croata, riducendo i suoi doppi falli da 7 a 1 e gli errori non forzati da 13 a 5. Nel set di apertura, dopo che la 29enne Vekic aveva fatto il break a Gauff pareggiando la partita sul 4-4, la due volte campionessa di Slam ha iniziato a singhiozzare sotto un asciugamano a un cambio campo. Non è riuscita a trattenere le emozioni nemmeno nell’intervista in campo.
L’ispirazione di Simon Biles
«Lei [Biles] mi ha aiutata a farcela. Ho pensato che se lei può stare su una trave di sei pollici con tutte le pressioni del mondo, allora io posso colpire la palla in questo campo. Mi ha tranquillizzata un po’. Lei è un’ispirazione per me e la sua presenza mi ha aiutata a vincere. Le persone tendono a trascurare questo lato di noi atleti, il lato umano. Le persone dicono così tante cose, sai, sei la numero 3 del mondo e stai facendo questo, o stai giocando così, e dovresti essere migliore e cose del genere. Quando sono là fuori in quel momento, cedo alle pressioni, ma mi sembra che sia normale. Credo che ogni atleta professionista che è stato sul piedistallo su cui sono stata io abbia sentito quella pressione a un certo punto della sua carriera, e l’abbia mostrata in pubblico come ho fatto io o in privato»
Gauff: Townsend scortese? E’ la persona più gentile che ci sia, Ostapenko era frustrata
In questi giorni nel torneo femminile dello US Open ha tenuto banco il duro scontro tra Taylor Townsend e Jelena Ostapenko, con quest’ultima che ha accusato la tennista americana di mancanza di rispetto. Gauff ha parlato così della connazionale a Espn
«Taylor si riscalda sempre alla rete da quando gioca a livello juniores. L’ho affrontata in Challenger, a 14 anni, ed è quello che faceva. Non è contro le regole. Penso che Jelena probabilmente provasse alcune emozioni dopo la sconfitta. Non avrebbe dovuto dirlo, indipendentemente da come si sentiva, soprattutto considerando le ragioni che ha addotto. Conoscendo Taylor personalmente, so che è tutto il contrario. È una delle persone più gentili che abbia mai incontrato. Ogni volta che passo un momento difficile in campo, mi manda un messaggio per chiedermi come sto. So cosa è stato detto e penso che sia stato detto nel calore del momento. Detesto davvero vedere queste cose. Forse è una delle prime volte che le persone scoprono chi è Taylor Townsend, e non voglio che questo sia l’argomento principale, perché lei è molto di più. È una madre, un’amica straordinaria. È una tennista di talento e una brava persona. Spero che alla fine del torneo le persone si possano interessare di più a Taylor e la conosceranno meglio, al di là di quanto detto durante l’ultima partita».