Il calcio italiano si consegna a Dazn, pronto un disegno di legge per l’esclusiva

Lo spiega Repubblica: sarebbe superato il blocco della Legge Melandri, rendendo definitivo il monopolio (di fatto già lo è) di Dazn. Con deroghe persino sulla durata dei contratti

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Db Torino 27/08/2022 - campionato di calcio serie A / Juventus-Roma / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Dazn

Sempre più Dazn, anzi: solo Dazn. Poiché all’Italia non bastava aver di fatto costruito un monopolio vendendo la trasmissione della Serie A a Dazn (in partecipazione con Sky) – e infatti Dazn gestisce la sua politica commerciale esattamente come un monopolista – e poi aggredendo il “pezzotto” con una cattiveria degna di ben altre cause, il governo sta pensando di andare oltre, scrive Repubblica. Ovvero: sarebbe pronta la bozza di un disegno di legge che delega il governo a riformare il sistema della vendita dei diritti, cedendoli in esclusiva a un solo operatore, con licenze fino a tre anni.

Il disegno di legge “potrebbe approdare in una delle prossime riunioni del Consiglio dei ministri, con un anno di tempo per i decreti attuativi in modo da entrare in vigore dal primo luglio 2026”.

In pratica, spiega Repubblica, “sarebbe rimodulato il principio del divieto di esclusiva fissato nel 2008 dalla legge Melandri, il che apporterebbe notevoli cambiamenti al sistema calcio. Per la sola Lega Serie A si potrebbe arrivare a una durata superiore ai tre anni ma spetterà all’Agcom “accertare le condizioni del mercato audiovisivo e digitale nazionale”.

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