Conte ha estratto il meglio da tutto. E alla fine ha avuto ragione su tutto
Adesso godiamoci questo quarto scudetto, uno dei più belli perché ampiamente inaspettato, e poi penseremo al futuro. Con o senza Conte

Mg Napoli 23/05/2025 - campionato di calcio serie A / Napoli-Cagliari / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Antonio Conte
Conte ha estratto il meglio da tutto. E alla fine ha avuto ragione su tutto
Cesare – Caro Guido il Napoli è campione d’Italia. E direi meritatamente. Sicuramente come rosa non era la squadra più forte ma è stata la più, brava basta vedere il fatto che ha guidato la classifica per gran parte del campionato. E questo diciamolo grazie al suo allenatore che ha estratto il meglio da tutti. E ha avuto ragione lui. Per chi guarda e commenta le partite è nella dinamica dei fatti che in un campionato intero si possano sottolineare il gioco non spettacolare, i cambi tardivi, il cambio sbagliato, l’atteggiamento tattico troppo conservativo e difensivista, l’approccio iniziale poco convinto da parte della squadra in alcune partite, i secondi tempi poco brillanti per il calo fisico in altre o i troppi infortuni muscolari. Ma alla fine ha avuto ragione lui!
Guido – Cesare, infatti, quello che dici è tutto è “presunto tale” perché non abbiamo la controprova che decisioni differenti avrebbero cambiato il corso delle partite ed il risultato finale. Ma quello che conta, come dici, è che alla fine ha avuto ragione lui. Pensavo a fine partita ad un particolare. Stasera nel primo tempo Lukaku è stato spettatore non pagante e molti cominciavano a pensare perché non mette Simeone… E invece ha avuto ragione lui con Lukaku che nel secondo tempo è esploso ed è stato dominante, segnando un gol strepitoso e fornendo una palla gol a Neres che se la è divorata. Caro Cesare non è corretto dire “vince la squadra migliore” bensì “ la squadra migliore è quella che vince”.
Cesare – E diciamo la verità, il Napoli è stato bravo nell’affrontare la partita decisiva con grinta e concentrazione. Ha asfaltato il Cagliari e poteva vincere 5-6 a 0. Era l’ansia che attanagliava tutti noi ad un passo dal trionfo e ci faceva vedere pericolose per noi delle fasi di gioco che in realtà non lo erano. Ma per uno spettatore non tifoso del Napoli le cose sembravano diverse con il Cagliari che non ha mai seriamente tirato in porta, creando solo qualche difficoltà sui calci d’angolo, considerando la pericolosità nel gioco aereo di alcuni di loro (Mina in particolare). Ma in realtà non sono mai stati veramente pericolosi nemmeno dalla bandierina. E gli azzurri hanno martellato gioco creando occasioni da gol in serie.
Guido – E stata una delle migliori partite degli azzurri. E che dire di Mc Tominay che anche stavolta è stato strepitoso. Un gol alla Van Basten! Da centravanti di razza. E qui va sottolineato il capolavoro di Conte che con due mosse ha vinto lo scudetto: blindare la difesa rendendola la migliore del campionato e trasformare i centrocampisti in goleador, per ovviare alla scarsa vena realizzativa degli esterni e il numero di gol non eccezionale (per una squadra vincitrice di uno scudetto) di Lukaku. E questa mossa è stata determinante: capire da chi dovevano venire i gol mancanti.
Cesare – Hai ragione. Infatti grandi numeri per Anguissa ma soprattutto Mc Tominay che, pur essendo un calciatore a tutto campo come dicono gli inglesi “box to box”, ha giocato da attaccante in molte fasi di gioco. E basta guardare al suo gol contro il Cagliari: gran gol in acrobazia a centro area da vero centravanti. E parlando degli esterni come non sottolineare che Neres gioca, dribbla, crossa ma ha una vera e propria allergia al gol. E lo ha dimostrato in modo chiaro anche con il Cagliari. Mangiandosi tre reti.
Guido – E poi Nères ha limiti fisici. E questo è e sarà un problema. Comunque tessute le lodi dell’allenatore non ci resta che tessere le lodi dell’altro grande protagonista di questo scudetto: il Presidente De Laurentis. Venendo da un anno disastroso del post terzo scudetto, nel momento più difficile, ha tirato fuori il meglio di se (sua caratteristica) chiamando Conte e allestendogli una squadra comunque competitiva accontentandolo per quanto possibile nelle sue richieste. E inoltre mantenendo la calma senza intervenire nei momenti comunicativi diciamo talora un pò polemici dell’allenatore. E’ il presidente guida del calcio italianocon un modello di governance davvero eccezionale.
Cesare – Adesso godiamoci questo quarto scudetto, uno dei più belli perché ampiamente inaspettato, e poi penseremo al futuro. Un futuro con Antonio Conte e con una squadra rafforzata che mirerà ad un importante percorso anche a livello internazionale? Non lo sappiamo, probabilmente no, dipenderà dalle sue scelte. Quel che sappiamo è che se anche Conte dovesse decidere di andare via, il Presidente saprà sicuramente cosa fare avendo anche l’esperienza di una precedente gestione post-scudetto.
LE SENTENZE
Meret – Cesare: buono; Guido:buono
Di Lorenzo – Cesare: ottimo; Guido:ottimo
Rrahmani – Cesare: ottimo; Guido: ottimo
Olivera – Cesare: ottimo; Guido;ottimo
Spinazzola – Cesare: buono; Guido:ottimo
Anguissa – Cesare: ottimo; Guido:ottimo
Gilmour – Cesare: ottimo; Guido: buono
McTominay – Cesare: mostruoso (top); Guido:eccezionale (top)
Politano – Cesare: sufficiente; Guido:buono
Lukaku – Cesare:1°non pervenuto/2°strepitoso; Guido:indispensabile
Raspadori – Cesare: buono; Guido:buono
Neres – Cesare: modesto; Guido: così così
Simeone – Cesare: sufficiente; Guido:sufficiente
Billing – Cesare: s.v.; Guido:s.v.
Ngonge – Cesare: s.v.; Guido:s.v.
Mazzocchi – Cesare: s.v.; Guido:s.v.
Conte – Cesare: ottimo; Guido:grandissimo