La Stampa. «Il titolo doveva essere: “La tigre dai denti a sciabola”. Saltati i Deep Purple, scoprii i Goblin». In Giappone uscì con il titolo apocrifo Suspiria 2

I 50 anni di Profondo rosso. Dario Argento: «Si intitola così perché volevo i Deep Purple alla colonna sonora»
Il quotidiano La Stampa, a firma Stefano Della Casa, pubblica un omaggio ai cinquant’anni di Profondo rosso film che ha segnato la storia del cinema non solo italiano.
Ne pubblichiamo due estratti:
Per Dario Argento, Profondo rosso è il film che marca in modo netto la sua carriera. «I miei primi gialli erano stati un successo in tutto il mondo, tutti volevano che ne facessi un altro, nella stessa linea. Infatti anche questo film doveva avere un titolo da zoologia fantastica un po’ alla Borges, avrebbe dovuto uscire come La tigre dai denti a sciabola. Poi ho cambiato idea. Non volevo ripetermi. Il nuovo titolo nasce per il mio innamoramento per i Deep Purple, che avrei fortemente voluto fossero gli autori della mia colonna sonora. Non ci siamo messi d’accordo, e poi Carlo e Franco Bixio mi hanno fatto conoscere un gruppo di giovani che provavano nei loro studi brani di progressive rock, si chiamavano Goblin, li trovai straordinari e infatti quella colonna sonora contribuì non poco al successo del film. Ma i Deep Purple mi erano rimasti in mente, e così il titolo divenne Profondo rosso: un omaggio a loro, a quel nome così evocativo».
In Giappne uscì più tardi, dopo il grande successo di Suspiria, con il titolo apocrifo Suspiria 2 (chissà gli spettatori nipponici, che si aspettavano le streghe e si trovavano invece di fronte agli omicidi di uno psicopatico…); per fortuna Banana Yoshimoto, che ha dichiarato che se non avesse visto Suspiria si sarebbe tolta la vita, non ha cambiato idea sul suo amore per Dario.