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Olimpiadi Milano-Cortina, la Sueddeutsche e i soliti italiani: «Megalomania, tanti cantieri, incertezza sui tempi»

«L’improvvisazione fa parte dell’​​Italia. Accuse di corruzione, incertezza sugli impianti sportivi. I numerosi cantieri hanno provocato un’esplosione dei costi»

Olimpiadi Milano-Cortina, la Sueddeutsche e i soliti italiani: «Megalomania, tanti cantieri, incertezza sui tempi»
Italian National Olympic Commitee (CONI) president Giovanni Malago reacts during a press conference after the Milan/Cortina d'Ampezzo 2026 Winter Olympics candidate city was elected to host the 2026 Olympic Winter Games during the 134th session of the International Olympic Committee (IOC), in Lausanne on June 24, 2019. (Photo by FABRICE COFFRINI / AFP)

Rispetto alle Olimpiadi di Milano-Cortina, la Sueddeutsche scrive che “non c’è molta attesa per i giochi a Milano. A meno che non lavoriate nel settore edile e non stiate lavorando sotto pressione a uno degli innumerevoli progetti infrastrutturali tra Milano, Cortina e Bormio“.

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«L’improvvisazione fa parte dell’​​Italia», la Sueddeutsche ci bacchetta sulle Olimpiadi Milano-Cortina

Il quotidiano tedesco bacchetta l’organizzazione delle Olimpiadi:

Tra un anno esatto, il 6 febbraio 2026, si svolgerà a San Siro la cerimonia di apertura dei Giochi invernali che avrebbero dovuto indicare la strada verso il futuro. E tuttavia da tempo si sono persi nei vecchi schemi. I temi principali, anche sui media italiani, restano i tanti cantieri. Sono loro i protagonisti. Innanzitutto perché in alcuni luoghi ci sono accuse di corruzione. In secondo luogo, perché è altamente incerto se gli impianti sportivi saranno pronti in tempo. Tuttavia, le capacità di improvvisazione fanno parte dei principali eventi sportivi in ​​Italia.

Il team del Comitato Organizzatore Olimpico, del Cio e dello Stato italiano avrebbe potuto creare qualcosa di speciale sui 222mila chilometri quadrati di spazio record destinati a tutti gli impianti sportivi. Questa opportunità è già stata persa. Gli italiani si sono persi nella megalomania. I numerosi cantieri hanno provocato un’esplosione dei costi, con investimenti per oltre cinque miliardi di euro.

Il principale colpevole in questo caso è un governo populista di destra che ha sostanzialmente solo ereditato i Giochi e ora vuole usarli per la sua narrazione di orgoglio nazionale: sono politici come Matteo Salvini della Lega Nord ad aver dato il tono al dibattito olimpico in Italia fin dall’inizio. Decisioni come la costruzione non necessaria della pista da bob a Cortina d’Ampezzo per motivi completamente sbagliati erano sbagliate dal punto di vista finanziario e andavano contro la volontà della gente“.

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