ilNapolista

La Fifa chiude un occhio e mezzo sui diritti umani in Arabia Saudita (The Athletic)

Ha assegnato ai sauditi un punteggio di 4,2 su 5, senza approfondire questioni sulla libertà di espressione, o la discriminazione di genere

La Fifa chiude un occhio e mezzo sui diritti umani in Arabia Saudita (The Athletic)
Fifa President Gianni Infantino talks with Qatar's Emir Sheikh Tamim bin Hamad al-Thani during the Qatar 2022 World Cup Group G football match between Brazil and Switzerland at Stadium 974 in Doha on November 28, 2022. (Photo by Fabrice COFFRINI / AFP)

Il Mondiale 2034 è sempre più vicino ad essere assegnato all’Arabia Saudita. La Fifa ha pubblicato la valutazione per l’offerta dell’Arabia Saudita, ha assegnato alla nazione un punteggio più alto dell’offerta canadese, americana e messicana per l’edizione 2026 e ha dichiarato media la valutazione del rischio per i diritti umani.

La Fifa assegnerà probabilmente il Mondiale 2034 all’Arabia

Nel comunicato riportato da The Athletic si legge:

C’è un buon potenziale per il Mondiale per agire come un “catalizzatore” per le riforme all’interno dell’Arabia Saudita, il Mondiale contribuirà a risultati positivi sui diritti umani. L’offerta dei sauditi (ricchi di petrolio) ha dimostrato un buon impegno per la sostenibilità ma c’è un rischio elevato in termini di tempistica a causa del clima del Paese. La valutazione ha tenuto conto di vari aspetti: la strategia per i diritti umani, nonché gli impegni diretti del Paese ospitante e delle città ospitanti per le disposizioni relative al rispetto dei diritti umani. 

Potrebbe quindi esserci un edizione come quella di Qatar 2022, che si giochi in inverno. The Athletic continua:

La Fifa classifica le sue offerte per la Coppa del Mondo da uno a cinque, ha assegnato ai sauditi un punteggio di 4,2 su 5. Ma probabilmente è stato evitato di approfondire questioni che molti considererebbero pertinenti, in particolare relative alla libertà di espressione, associazione e riunione, nonché alla discriminazione LGBTQI+, al divieto dei sindacati, al diritto alla libertà di religione, per non parlare del ruolo delle donne. La valutazione della Fifa sostiene che l’Arabia abbia fatto grandi passi significativi nello sviluppo, ad esempio, della partecipazione delle donne al calcio d’elite. 

Inoltre, la Fifa sostiene che il governo saudita si sia impegnato a proteggere e rispettare i diritti umani riconosciuti a livello internazionale in relazione alla competizione, anche nei settori della sicurezza, dei diritti del lavoro, bambini, uguaglianza di genere e della non discriminazione, nonché della libertà di espressione (compresa la libertà di stampa); si sono impegnati per salari equi e condizioni di lavoro e vita decenti per tutti i coinvolti nella preparazione dei Mondiali. Sull’impatto ambientale, la valutazione fornisce una buona base per lo sviluppo di strategie efficaci a gestire gli impatti negativi del torneo e proteggere l’ambiente. 

ilnapolista © riproduzione riservata