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Marca suggerisce un “biscotto” tra Sinner e Rune per eliminare Djokovic dalle Finals

Giocheranno a risultato del serbo acquisito. Se Hurcakz gli prende un set, a Sinner basterebbe far vincere Rune per buttarlo fuori. Ma a Marca hanno visto troppo calcio…

Marca suggerisce un “biscotto” tra Sinner e Rune per eliminare Djokovic dalle Finals
Serbia's Novak Djokovic watches his shot while falling on the court as he plays Russia's Daniil Medvedev in the US Open tennis tournament men's singles final match at the USTA Billie Jean King National Tennis Center in New York on September 10, 2023. (Photo by kena betancur / AFP)

“Non sarebbe nel miglior interesse di Sinner e Rune eliminare il favorito del torneo?”. Così, candidamente, Marca suggerisce un bel “biscotto” (lo chiamano proprio così, all’italiana) per eliminare Djokovic dalle Atp Finals.

In un pezzo che riepiloga i calcoli astrusi per la qualificazione del girone Verde del torneo, quello “rovinato” dal forfait di Tsitsipas, Marca descrive le varie possibilità, compresa quella che vedrebbe Sinner eliminato dopo le due belle vittorie contro il greco e contro Djokovic.

Sinner giocherà la sua partita decisiva con Rune, ma solo dopo il match tra Djokovic e il subentrato Hurcakz. Cioè, scrive Marca, “l’italiano e il danese andranno in campo sapendo cosa ha fatto il serbo. Se Djokovic perde un solo set contro il polacco, anche se alla fine dovesse vincere l’incontro, una vittoria di Rune lascerebbe fuori il numero 1 del mondo. Non solo: sia Sinner che Rune potrebbero anche fare i conti sul numero di giochi di cui hanno bisogno nel caso in cui si andrebbe tutti alla pari e qualche combinazione favorisse entrambi”.

“Si ipotizza quindi un possibile biscotto. Se tale situazione dovesse verificarsi, sarebbe nel miglior interesse di Sinner e Rune eliminare il favorito del torneo?”

Nella redazione di Marca hanno troppo a che fare col calcio…

Oggi il Corriere della Sera ha scritto un bel pezzo su Sinner e il suo senso del dovere. “La Sinneromics – scrive Sideri  – è ispirazione e tantissimo sudore. Noi in Italia spesso abbiamo l’ispirazione e ce ne pavoneggiamo, giustamente. Peccato che altrettanto spesso ci dimentichiamo del sudore. Chi ha seguito in questo anno la sua crescita tecnica (non solo nella battuta ma anche nella maggiore maturità tattica) sa di cosa parliamo”.

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