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De Laurentiis sabato sera era furibondo, si sente vittima di Garcia e della squadra (Corbo)

Su Repubblica. Li martella di consigli, giudici, ordini. Teme forse che non lo ascoltino. Manca un ds con i pieni poteri. Se ne contano tre. Forse troppi.

De Laurentiis sabato sera era furibondo, si sente vittima di Garcia e della squadra (Corbo)
Mc Roma 13/09/2023 - photocall serie Tv ‘Vita da Carlo’ seconda stagione / foto Mario Cartelli/Image nella foto: Luigi De Laurentiis-Aurelio De Laurentiis

Estratti dell’analisi di Antonio Corbo per l’edizione napoletana di Repubblica. Corbo racconta che sabato sera, dopo il pareggio 2-2 del Napoli contro il Genoa, il presidente della squadra, Aurelio De Laurentiis, era furioso. Il patron si sente vittima di Garcia e del Napoli. Insiste a impartire consigli e ordini, nel timore, forse, di non venire adeguatamente ascoltato.

Corbo scrive:

Al Napoli manca l’atmosfera, dicono le voci di dentro. Aurelio De Laurentiis può rifare il Napoli.
Com’era, e dov’era. Lo descrivono sabato sera furibondo. Si sente vittima di Garcia e della squadra: li martella di consigli, giudici, ordini. Teme forse che non lo ascoltino.
Forse sarebbe accaduta la stessa cosa se fosse rimasto in panchina Luciano Spalletti.
Non basta neanche pensare che tutto dipenda dal cambio di allenatore, perché forse sarebbe andata così anche se fosse rimasto Spalletti.
Risollevare il Napoli e farlo uscire dalla secca in cui è finito tocca a De Laurentiis. Non è solo colpa sua se ci è finito, ma è suo dovere, oltre che diritto, far risalire la propria creatura dal punto in cui è finita.
Tocca ad Aurelio De Laurentiis portare il Napoli fuori dalle secche. Non vi è finito solo per colpa sua, ma è suo diritto, dovere ed interesse riuscirvi con urgenza.
1) Non concedere alibi a Garcia. Niente consigli su formazione e moduli.
2) Va ripristinato un codice interno. Anguissa e Osimhen impegnati in nazionale domenica sono tornati giovedì.
3) Manca un direttore sportivo con i pieni poteri. Se ne contano tre. Rispettabili. Ma forse troppi.
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