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Cassano: «Garcia è moscio per il Napoli. De Laurentiis ha rovinato il giochino rompendo con Spalletti»

Alla BoboTv: «Lobotka era il più forte centrocampista e quest’anno fa fatica». Adani: «Osimhen se vale così tanto, è merito di Spalletti».

Cassano: «Garcia è moscio per il Napoli. De Laurentiis ha rovinato il giochino rompendo con Spalletti»
Db Milano 06/10/2019 - campionato di calcio serie A / Inter-Juventus / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Antonio Cassano

Alla BoboTv, Antonio Cassano ha espresso il suo parere riguardo alle differenze di gioco tra Luciano Spalletti e Rudi Garcia con il Napoli:

«Quando dico se al posto di Spalletti avessi preso Conte che fa un calcio molto efficace, avrei messo il Napoli insieme all’Inter in prima classe per vincere lo scudetto. Garcia, con tutto il rispetto per la persona, lo vedo molle, moscio per la piazza di Napoli. A Napoli sono abituati alla nutella e quando la nutella inizi a non mangiarla più e inizi a mangiare marmellata, poi il pane senza niente, inizi ad avere difficoltà. Continuo a pensare che il Napoli avrà grandi difficoltà. Vedo quello che ha creato un allenatore [Spalletti]: empatia, alchimia, gestione, coglioni grandi così, la piazza che lo seguiva.

Già nella prima partita l’ho visto. Il Napoli ha vinto col Frosinone con grandissima difficoltà, anche col Sassuolo. Io vedo le partite. Dal momento che vedo Di Lorenzo lanciato in avanti che poi non fa gol, quando il carrarmato (Osimhen) non fa gol  devi essere abituato ad avere altre alternative. Quali? Il gioco.

Osimhen non ha fatto una buona partita, Kvara ha fatto tre quattro spunti, tu non puoi fermarti a quello. Prima Di Lorenzo e Anguissa facevano la differenza, Lobotka era fondamentale per tutto il giochino, Lozano era una spina nel fianco, Kvara era un tipo di giocatore diverso.

Qual è l’altro errore? Iniziare a mettere in discussione; Raspadori deve giocare… Da quello che mi arriva, hanno fatto un investimento importante e deve giocare. Perché? Devi fare il 4-2-3-1? Allora così Lobotka lo disintegri; o lo togli, mettendo Anguissa con Cajuste… si avranno delle problematiche a livello di gioco, ma anche di ambiente.

Quando siamo andati a Napoli, avevo detto a De Laurentiis che la gente non è stupida, che la squadra è la sua perché ci mette il grano ma doveva capire che doveva continuare su questa strada. Ha rovinato tutto il giochino. Aveva Spalletti, il più forte di tutti, che i prossimi due tre anni avrebbe fatto vincere serenamente altri trofei al Napoli… ora per far felici tutti, arrivi a fine stagione col cerino in mano pensando come sia possibile fare venticinque punti in meno rispetto alla scorsa stagione».

«Lobotka era il più forte a centrocampo e quest’anno fa fatica, il piede destro di Osimhen valeva 200 milioni e ora di meno, Kvara era al primo anno e ora lo conoscono tutti e inizia ad avere problematiche. L’impressione è che se si continua a lavorare sull’idea di Spalletti, bene. Poiché sono convinto al cento per cento che Garcia non ha la sua qualità a livello di allenatore, anche se è una brava persona. In queste tre partite ho visto solo il Napoli forte che crea con i singoli».

L’analisi di Lele Adani:

«Il miglior Lobotka della carriera si è visto con Spalletti. Quello che hai creato lo puoi perdere. Se De Laurentiis può dire agli arabi che con i 200 milioni vi do solo il piede di Osimhen, è grazie a Spalletti. Osimhen c’era già prima di Spalletti… non tolgo nulla ai calciatori e a chi c’era da prima, ma do a Cesare quel che è di Cesare. Puoi variare, ok, non ne sta pagando le conseguenze… è presto per parlare. La chiave non è l’emotività nella partita, ma l’analisi della partita. Il Napoli è diverso, è meno convincente. Lobotka è un tipo di calciatore che fa salire la squadra, è bravo a recuperar palla, ma in otto metri. Rrahmani chi era prima di Spalletti? Oppure Olivera e Anguissa? Osimhen ha avuto richieste vere di trasferimento dopo aver giocato con Spalletti. Mi auguro che Garcia, cambiando il suo stile e allenando la squadra con le sue idee, faccia rendere bene il Napoli».

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