La Pec e la mancata telefonata a Udine sono state una scelta del presidente. Entrambi hanno capito, in due anni, di non essere fatti l’uno per l’altro.
Luciano Spalletti e Aurelio De Laurentiis hanno semplicemente capito di non essere fatti l’uno per l’altro, scrive Antonio Giordano sul Corriere dello Sport. Il tecnico, scegliendo di lasciare Napoli, non lascia la città né la tifoseria, ma il presidente. E il presidente del Napoli ha favorito e poi accettato senza disperarsi l’addio del tecnico.
Giordano parte dalla famosa cena di qualche settimana fa: già allora sia Spalletti che De Laurentiis sapevano che tra loro era finita, forse perché non era mai decollato il rapporto.
“La sera in cui Spalletti e De Laurentiis hanno cenato insieme (con Chiavelli e Sinicropi), entrambi sapevano che avevano poco altro da aggiungere a ciò che si erano detti, a quello che si erano taciuto, a una fusione assai fredda, però egualmente magica, nella quale c’era il calcio ma non il sentimento, che non è materia evidentemente necessaria per vincere, per dare un senso al progetto, per svilupparlo sino ad esaltarlo”.
Due anni di quotidianità “finiscono per stancare, logorando” e non hanno fatto che peggiorare un rapporto mai esistito.
“La Pec e la telefonata che non c’è stata a Udine hanno acuito i disagi di Spalletti, ma hanno costituito anche una scelta di De Laurentiis, non esclusivamente il suo modo di essere ma forse il desiderio di apparire così, brusco e dunque divisivo, fatalmente, definitivamente”.
Per stare insieme, nel calcio, non bastano i soldi, servono emozioni e un ambiente in cui ci sia convergenza di interessi. E De Laurentiis “non è un demone ma un uomo, un manager, un presidente impegnativo“.
Giordano scrive:
“Spalletti e De Laurentiis avranno modo di incrociarsi ancora, si sorrideranno come in quella foto divenuta un’illusione collettiva, ma saranno entrambi consapevolmente liberi di sapere che non dovranno avviare alcun confronto (serrato), che quell’incontro casuale o inevitabile non avrà un domani, perché non ce lo avevano più un domani assieme. E sarà stato per tanti vari, validi o irragionevoli motivi, ma sarà ciò che Spalletti ha voluto – staccarsi dal suo ex presidente, non da Napoli – e quel che De Laurentiis ha favorito, poi accettato, quasi senza disperarsi: con lo scudetto al petto, avvolti nella loro favola, entrambi hanno semplicemente capito, in due anni, di non essere fatti l’uno per l’altro”.
