“Io sono Diego”, su Raiplay la prima puntata della serie “Gianni Minà cercatore di storie”
Sempre su Raiplay “Un Maradona inedito”, uno Speciale Tg1 dedicato a Maradona prima del suo arrivo al Siviglia, dopo il carcere in Argentina
An Milano 17/10/2013 - presentazione del dvd 'Maradona - Non sarò mai un uomo comune' / foto Andrea Ninni/Image Sport
nella foto: Diego Armando Maradona-Gianni Mina'
Raiplay si conferma un luogo maradoniano. Da ieri è visibile gratuitamente la prima puntata della serie “Gianni Minà cercatore di storie” intitolata “Io sono Diego”, dove Minà narra la parabola del “Pibe de oro” rivivendo i tanti incontri con Maradona, dal suo arrivo al Napoli alla fine della sua straordinaria carriera.
Di Minà, Maradona, si fidava ciecamente e nei momenti anche tragici della sua esistenza a lui si affidava per veicolare le sue verità. Sullo stesso sito di Raiplay si trova quello che il portale di streaming della Rai definisce, “Un Maradona inedito”, uno Speciale Tg1 dedicato esclusivamente a Maradona prima del suo arrivo al Siviglia e dopo che Diego aveva vissuto l’esperienza del carcere in Argentina, dopo la sua fuga precipitosa da Napoli.
In studio con il conduttore Fabrizio Del Noce e Gianni Minà, con un collegamento con Gianni Rivera da Milano, all’epoca già parlamentare, c’era anche Antonio Dal Monte, il medico che aveva aiutato il calciatore argentino a prepararsi ai mondiali di Messico ‘86 ed a Italia ‘90.
Era un Maradona – nell’intervista in tre tranches fatta dallo stesso Minà – che aveva ancora il carbone bagnato contro i politici del suo Paese e che analizzava – lucidamente – il suo rapporto con la Serie A italiana e con Ferlaino che non volle venderlo al Marsiglia del presidente Bernard Tapie.
“Mi drogavo perché non reggevo più lo stress ed il modo con cui s’interpretava il calcio in Italia: volevo andare a Marsiglia perché era un calcio – quello francese – che non aveva le stesse storture di quello italiano dei primi anni ‘90”.
La serie di Minà invece – un’antologia del lungo percorso, professionale e umano, che il giornalista torinese ha compiuto nella Rai; nata negli anni ’60 e continuata per trent’anni – continuerà per venti puntate, rilasciate settimanalmente e sarà dedicata a personaggi, eventi e fenomeni che Gianni Minà – morto il 27 marzo del 223 a Roma – ha seguito, realizzando scoop unici e servizi indimenticabili, con stile personale e straordinaria umanità. Fra le puntate: “Muhammad Ali, il più grande” per ricordare il campione di Louisville, nato come Cassius Clay, e il rapporto di amicizia con il giornalista che ha iniziato a raccontarlo dalle Olimpiadi del 1960 a Roma; “La magia dei n° 10” un lungo percorso tra i campioni del football che Gianni Minà ha intervistato nel corso della sua vita. E ancora “L’arte più nobile”, un viaggio negli Stati Uniti e in altre parti del mondo, alla ricerca di nuovi e vecchi pugili e “C’era una volta Sergio Leone”, una serie di memorabili interviste al regista e agli interpreti dei suoi film.
Sono tante altre le puntate in programma, storie intense dove grafica e montaggio mettono in risalto il filo che lega i diversi contributi che vanno a comporre un prezioso racconto.
“Gianni Minà, cercatore di storie” è una produzione Contenuti Digitali e Transmediali.
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