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Ugolini, Sky: «Spalletti è stanco di lavorare in queste condizioni ambientali con la proprietà»

A Canale 8: «Già dalla scorsa estate c’erano segnali che qualcosa non andava, di una condizione di insofferenza».

Ugolini, Sky: «Spalletti è stanco di lavorare in queste condizioni ambientali con la proprietà»
Ci Napoli 07/04/2023 - campionato di calcio serie A / Napoli-Fiorentina / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Luciano Spalletti

Il giornalista Sky Massimo Ugolini ha commentato a Canale 8, nel corso di “Ne parliamo il Lunedì”, le parole dell’allenatore del Napoli, Luciano Spalletti. Spalletti oggi ha confermato quanto già annunciato ieri dal presidente De Laurentiis: ha chiesto al Napoli un anno sabbatico. Ha detto di essere stanco, di aver bisogno di fermarsi. Dunque né il Napoli né un’altra squadra, nel suo prossimo anno. Resterà fermo.

Ugolini ha commentato la stanchezza di cui ha parlato oggi Spalletti. Ugolini ha parlato di una stanchezza che va avanti da un po’.

«Già dalla scorsa estate c’erano segnali che qualcosa non andava, di una condizione di insofferenza. Spalletti è stanco di portare avanti questo tipo di lavoro in queste condizioni ambientali con la proprietà».

Oggi, da Coverciano, Spalletti ha parlato così della sua scelta di lasciare Napoli e della volontà di fermarsi per un anno.

«A volte ci si separa per troppo amore. Napoli merita il meglio e al momento non sono pronto per questo. Ho detto a De Laurentiis che ho bisogno di un anno sabbatico. Ho bisogno di riposarmi, mi sento stanco. Ho bisogno di staccare un po’. Sono felice che lo abbia detto ieri. Sembrava di tirarla in lungo. Per rispetto alla società, visto che mi era stato richiesto, era giusto che lo dicesse la società. Se qualcuno vuole venire a infilarsi gli stivali… Non allenerò il Napoli o altre squadre. Starò fermo un anno».

Spalletti ha aggiunto:

«Perché finisce? A volte per amore si lascia. Per troppo amore. Voi non siete mai stati lasciati per troppo amore? Alla mia età posso decidere di fare qualsiasi cosa. Quando si ha davanti una città come Napoli, che merita cose, bisogna domandarsi se siamo in grado di mettergliele a disposizione. Napoli non merita cose normali, merita molto di più. Per cui uno se lo domanda: ci vado o non ci vado? I miei figli mi dissero che a Napoli non si può non andare. Napoli ha visto il giocatore più forte del mondo e allenatori fortissimi: Sarri è un maestro, Ancelotti è uno dei numeri uno, Gattuso è un passionale, Benitez è un allenatore internazionale. Per cui quando si va a Napoli si va per vincere. Al primo anno non ci siamo riusciti e siamo stati anche criticati, uno se lo domanda: sono in grado di fare questo? Quest’anno non sono in grado, per cui faccio un passettino indietro. Perché? Una delle questioni è che devo allenare Matilde, ho una figlia piccola e ci voglio stare un po’ insieme. Ho bisogno di riposarmi perché mi sento un po’ stanco e voglio stare un po’ da parte».

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