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Tra De Laurentiis e Spalletti una distanza sottile nei fatti, nelle parole e negli sguardi (CorSera)

Il presidente celebra, l’allenatore sfugge. Anche Giuntoli, prossimo all’addio, sceglie di non cogliere la strategia del patron sul futuro  

Tra De Laurentiis e Spalletti una distanza sottile nei fatti, nelle parole e negli sguardi (CorSera)
Ci Napoli 07/04/2023 - campionato di calcio serie A / Napoli-Fiorentina / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Aurelio De Laurentiis-Vincenzo De Luca

Sul Corriere della Sera, Monica Scozzafava scrive della distanza apparsa evidente, ieri, durante la festa scudetto del Napoli, tra il presidente De Laurentiis e l’allenatore, Luciano Spalletti. Una distanza sottile, scrive, ma che è rimasta costante nel corso di tutta la serata, nei fatti, nelle parole e negli sguardi.

La giornata di festa è iniziata con il tweet di De Laurentiis, che ha postato su Twitter una foto che lo immortalava davanti alla statua di Maradona con Spalletti e il Cholo Simeone, ieri presente allo stadio per vedere Napoli-Fiorentina. La frase che accompagnava lo scatto era questa:

«Che bello stare con Maradona, Spalletti e il Cholo Simeone».

La Scozzafava scrive:

“Il presidente del Napoli affida a un cinguettio l’affetto e la stima per il suo tecnico, ma Lucio da Certaldo pensa solo alla Fiorentina e dopo il ciak torna nel suo mondo, dalla sua squadra. La serata è quella della celebrazione di un’impresa sportiva senza precedenti nella gestione di Adl, non c’è spazio ora per avvicinamenti di tenore diverso”.

Spalletti, nelle interviste post gara, è tornato sull’opzione esercitata dal club.

«Avevano un’opzione e l’hanno esercitata, li ringrazio per avermi avvertito, poi ci sarà il tempo per parlarne. Mancano ancora diverse partite».

Ancora la Scozzafava:

“Taglia freddo e corto sul contratto, adesso vuole provare a sentirsi felice”.

Poi, sul campo del Maradona, è iniziata la festa. De Laurentiis ha presentato Spalletti come «La nostra star, il protagonista assoluto».

Spalletti “dissimula e la butta sull’ironia“, parlando di Napoli come di città dei miracoli.

“Vive le emozioni in maniera intima, l’allenatore. Quando la partita finisce, dopo mezzo giro di campo con i calciatori sceglie di rientrare nello spogliatoio: uno sguardo agli spalti, gli applausi e poi dritto nel tunnel. De Laurentiis non lascia la tribuna e festeggia con i suoi ospiti. C’è sempre una sottile distanza tra i due, nei fatti, nelle parole e anche negli sguardi”.

Il Corriere della Sera continua:

“De Laurentiis, felice oltre l’inverosimile, raccoglie i complimenti e distribuisce strette di mano. «Questo è uno scudetto che va dedicato ai tifosi», dice alla fine sul palco della festa. E mette in atto la strategia sul futuro. Davanti a sessantamila spettatori invita il direttore sportivo Giuntoli. «Cristiano — gli dice — dobbiamo metterci al lavoro, il ciclo continua». Il d.s., prossimo all’addio, non raccoglie. Si rivolge al pubblico, la sensazione è quella dei saluti finali: «Grazie al Napoli, all’a.d. Chiavelli che otto anni fa mi hanno dato questa possibilità. Non preoccupatevi, il Napoli finché c’è Aurelio resterà grande».

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