Il presidente vuole solo lo spagnolo e il suo arrivo è ora una pista concreta. Riscontri positivi dal suo entourage dopo la telefonata di De Laurentiis
L’arrivo di Luis Enrique al Napoli non è più solo un obiettivo proibitivo, ma una pista concreta, scrive Monica Scozzafava sul Corriere della Sera. Il presidente De Laurentiis vuole solo l’ex commissario tecnico della Spagna sulla panchina, per il post Spalletti. Ha deciso e giocherà tutte le sue carte per provare ad ottenere il risultato.
Il quotidiano scrive:
“Da Lucio a Lucho c’è di mezzo una consonante: Aurelio ora vuole Luis Enrique e non ne fa mistero. Culla l’idea da una settimana ma quello che in principio sembrava un obiettivo proibitivo oggi è una pista concreta”.
Il Napoli non ha fretta, sa che non può sbagliare la scelta dell’allenatore, soprattutto dopo aver vinto lo scudetto.
“Il forfait di Spalletti va gestito senza particolare fretta ma con la consapevolezza che il Napoli non può sbagliare la scelta”.
Fondamentale sarà la continuità tattica. Luis Enrique la garantisce e soprattutto ha carisma e personalità sufficienti per rimpiazzare Spalletti e portare avanti l’eredità del tecnico neo campione d’Italia. Lo spagnolo è un allenatore vincente e rappresenta un’alternativa credibile per lo spogliatoio.
“La continuità tattica è il primo criterio, il secondo è quello di portare a Napoli un allenatore che abbia esperienza internazionale e soprattutto carisma e personalità tali da sostenere il peso dell’eredità di Spalletti, allenatore vincente e uomo credibile per lo spogliatoio”.
Al momento Luis Enrique è la pista più calda e i riscontri avuti dal suo entourage dopo la telefonata del presidente sono positivi.
“Luis Enrique, dicevamo, è la pista più calda. Non l’unica perché De Laurentiis è abituato al piano B e pure a quello C ma in queste ore percorre dritta la strada che porta allo spagnolo, soprattutto avendo avuto riscontri positivi dai contatti avuti con il suo entourage e anche da una telefonata con lui“.
De Laurentiis gioca tutte le sue carte: a Luis Enrique ha promesso che non lascerà partire Osimhen e Kvara. La garanzia è quella di consegnargli una squadra forte.
“Il presidentissimo gioca tutte le sue carte. In primis la parola data ancor prima che il Napoli vincesse lo scudetto di non privarsi della coppia Kvara-Osimhen, poi il fattore Decreto Crescita che gli consentirebbe di risparmiare il 20% di tasse sul suo ingaggio”.
Le alternative: “più Italiano che Thiago Motta“.
