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Larissa Iapichino, un salto da 6,97 metri per affrancarsi finalmente da mamma Fiona (La Stampa)

Per anni è stata «la figlia di». Cresciuta nell’eterno confronto, questa gara resterà per sempre quella dell’indipendenza.  

Larissa Iapichino, un salto da 6,97 metri per affrancarsi finalmente da mamma Fiona (La Stampa)
Italy's Larissa Iapichino competes in the heats of the women's long jump during The European Indoor Athletics Championships at The Atakoy Athletics Arena in Istanbul on March 4, 2023. (Photo by OZAN KOSE / AFP)

Larissa Iapichino ha conquistato la medaglia d’argento agli Euroindoor. Con un salto di 6.97 metri ha strappato il record italiano alla mamma, Fiona May. La Stampa le dedica un pezzo: cresciuta nell’eterno confronto con sua madre, finalmente si è affrancata.

Un salto di 6 metri e 97 per raggiungere l’indipendenza. Larissa Iapichino supera le migliori al mondo, aggiusta il record italiano e si prende l’argento agli Europei indoor con la lucidità e la splendida cattiveria che ricordano la madre Fiona May eppure la portano pure lontano da lei, dall’eterno confronto, dagli specchi deformanti, dai paragoni ingombranti. Oltre”.

E ancora:

Per anni Larissa Iapichino è stata «la figlia di», così dotata da poter solo brillare, come se il fisico e persino certe espressioni ereditate dalla madre fossero un dono da tradurre in risultati senza sforzo”.

Dopo la gara Larissa ha rilasciato alcune dichiarazioni.

«Fare quella misura da jr è stato un fardello, ma avevo solo bisogno di esperienza. Ero la cucciola, piano piano ho imparato i trucchi del mestiere».

“È stata la piccola predestinata, Larissa dello spot delle merendine, la faccia attesa quando l’atletica azzurra non viveva proprio i giorni migliori”.

Ha iniziato a vincere quando si è affidata alla guida tecnica del padre Gianni Iapichino, già mentore di Fiona May, scrive La Stampa.

“Se la giovane Iapichino avesse davvero avuto paura dei fantasmi non si sarebbe affidata a lui, sarebbe scappata dalle similitudini. Ha chiesto la strada opposta, si è tuffata negli incroci impossibili per emergere con la propria identità”.

Proprio suo padre racconta che alla fine della scorsa stagione Larissa voleva fermarsi.

«diceva “babbo sono stanca” siamo andati avanti e ha preso confidenza nei meeting di settembre. Da lì siamo ripartiti, dopo un lavoro specifico sulla velocità. L’ho vista prima inattaccabile e poi emotiva quando ha dedicato l’argento al nonno. E mi piacciono entrambe le cose».

Le radici non la imbarazzano più. Larissa lo dice:

«questa strada è mia, lo dimostra il fatto di aver migliorato il primato italiano al coperto due volte nello stesso giorno, una prova superata in qualche modo anche se mia madre mi ha insegnato che i record sono fatti per essere battuti, meglio tenersi cara la medaglia, stretta stretta».

“Ha solo 20 anni e parla come se l’avesse rincorsa per una vita”.

Questa, conclude il quotidiano, “resterà per sempre la gara dell’indipendenza“.

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