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La Roma sta diventando un caso politico. Per i direttori di gara è «inarbitrabile» (Repubblica)

Così l’ha definita un arbitro parlando con i dirigenti del club. Troppo nervosismo in panchina. Oggi per le romane arriveranno 9 giornate di squalifica

La Roma sta diventando un caso politico. Per i direttori di gara è «inarbitrabile» (Repubblica)
Cm Cremona 28/02/2023 - campionato di calcio serie A / Cremonese-Roma / foto Cristiano Mazzi/Image Sport nella foto: espulsione Jose’ Mourinho

La Repubblica scrive che la Roma di José Mourinho sta diventando un caso politico. I direttori di gara la giudicano inarbitrabile. Si sarebbe espresso in questo modo un arbitro, parlando con i dirigenti del club. La Roma è la squadra più odiata di Italia. Troppo nervosismo in panchina, come ha dimostrato anche il derby della Capitale. Per le risse in campo e negli spogliatoi, oggi il Giudice Sportivo comminerà 9 giornate di squalifica a Roma e Lazio.

La Repubblica scrive:

“La capitale brucia. La sua vetrina sportiva, il derby, ridotta a un saloon con colonna sonora di cori antisemiti. Roma oggi è un problema. Prima di tutto politico. La squadra più odiata d’Italia. Addirittura «inarbitrabile»: così un arbitro ha definito la Roma parlando con i dirigenti, e la parola è perfetta per spiegare il livello del nervosismo che arriva dalla panchina romanista sul campo da gioco. È la strategia della tensione che ama Mourinho: organizzare un caos di cui hai le briglie, per farlo volgere a tuo favore. Quando non ci riesce, il tappo esplode. Le sceneggiate di domenica in campo saranno puniti con almeno 9 giornate di squalifica complessive: oltre all’espulso Ibañez, pagheranno i collaboratori Santos e Ianni, ma anche Cristante e il biancoceleste Marusic, che sconteranno almeno due giornate a testa: per l’arbitro è stata condotta violenta. Pare invece che il giudice sportivo non abbia disposto sanzioni per la colluttazione sfiorata negli spogliatoi. Eppure ai delegati della procura federale — potrebbero aprire un’indagine — non è sfuggita la lite collettiva che ha incendiato il dopo partita, aperta dallo scontro tra Mancini, tutto nudo, e Romagnoli, in cui sono rimasti coinvolti anche Sarri, il dg romanista Pinto, Mourinho e Lotito“.

Anche il Corriere dello Sport ne scrive, sottolineando la preoccupazione che circola nelle stanze dell’Aia. Il mondo arbitrale si chiede quale sia il problema della Roma, perché abbia perso la testa. Ed è pronta a fare un passo distensivo verso il club giallorosso.

“Su questo ultimo fronte non c’è un vero e proprio allarme, diciamo piuttosto un’attenzione particolare. Nelle segrete stanze dell’Aia cominciano a chiedersi cosa stia succedendo alla Roma, indubbiamente scottata dal caso Serra (ancora fermo, dovrebbero essere tre i turni di riflessione), ma che – fanno notare – non ha mai avuto grossi casi contrari (forse la mancata espulsione di Verre contro la Samp, ma a partita già chiusa). In realtà, circola voce che sia l’unico club con il quale la classe arbitrale non riesce ad avere un confronto, cosa che – da quando Riccardo Pinzani ha preso in mano l’ufficio relazioni con i club – capita praticamente con tutte le altre trentanove società di serie A e B. Eppure alla Roma hanno l’exarbitro Calvarese come consulente di Mourinho, Vito Scala addetto agli arbitri, Walter Crea, che ha svolto il corso per addetto all’arbitro istituito dalla Figc ad aprile 2022, il tutto con l’occhio lungo di Maurizio Lombardo, Chief Football Operating Offi cer. Certi rapporti tesi, si sussurra all’Aia, non fanno il bene di nessuno, né da una parte, né dall’altra. Servirebbe un passo di distensione, l’Aia è pronta a fare il proprio”.

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