0-0 col Betis e di nuovo a meno nove dal Barcellona. El Mundo: “L’italiano si girava verso la panchina alla ricerca di qualche spiegazione logica”

Sembra assurdo scriverlo dopo i cinque gol rifilati in Champions al Liverpool che ieri ne ha fatti sette al Mancester United. Ma il Real non segna più. Nelle ultime tre partite ha segnato solo un gol, nel finale, col giovanissimo Alvaro. Ieri sera non è andato oltre lo 0-0 in casa del Betis Siviglia ed è tornato a meno nove dal Barcellona.
Scrive El Mundo:
Rodrygo, alto. Benzema, nelle mani di Bravo. Ceballos, fuori. Nacho, al portiere. Vinicius, troppo centrale. Valverde, sopra la traversa… Il susseguirsi di occasioni sprecate dal Real Madrid al Benito Villamarin faceva disperare di Carlo Ancelotti che guardava a terra mentre la Liga si allontanava. L’italiano si girava verso la panchina alla ricerca dello sguardo complice del figlio Davide e di qualche spiegazione logica del perché una squadra che era stata capace di segnare cinque gol ad Anfield Road fosse improvvisamente diventata incomprensibilmente inutile nella metà campo avversaria. Davide si alzava dal suo posto, si avvicinava al padre e mormorava qualcosa all’orecchio del tecnico che annuiva.
A fine partita Ancelotti ha dichiarato:
“Sono colpito, più che arrabbiato. È piuttosto strano che questa squadra non riesca a segnare un gol in tre partite. È qualcosa che colpisce molto e anche i giocatori lo sono. Abbiamo la qualità per fare gol, li abbiamo sempre fatti. Il problema è lì, dobbiamo guardarci meno l’un l’altro e essere più efficaci. Abbiamo perso un po’ di velocità nella transizione. Facciamo un dribbling di troppo, troppi passaggi. Abbiamo avuto tre o quattro occasioni molto chiare, ma a volte non prendiamo la decisione migliore”.