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McEnroe boccia Berrettini: «ha troppi infortuni e il rovescio è la sua kriptonite»

Al Corsera: «Non è da lui che l’Italia deve aspettarsi i grandi successi. Sinner è ancora inespresso, mi stupirei se non vincesse uno o più Slam»

McEnroe boccia Berrettini: «ha troppi infortuni e il rovescio è la sua kriptonite»
Berrettini. Jamie Squire/Getty Images/AFP (Photo by JAMIE SQUIRE / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP)

Il Corriere della Sera intervista John McEnroe che parla anche dei tennisti italiani.

Gli italiani, John: a Melbourne le giovani pistole americane hanno fatto ben più strada della nouvelle vague azzurra.

«Ma questo non significa che il vostro momento sia passato. Secondo me, anzi, deve ancora arrivare. Il mio favorito è Sinner: c’è quasi, me lo sento. Berrettini ha il fisico per un tennis sempre più potente, alto e veloce ma ha troppi infortuni: non è al livello di Djokovic e Nadal ma nemmeno di Alcaraz. Oggi prima devi essere un grande atleta, poi un forte tennista».

Berrettini ha già esaurito la sua spinta propulsiva?

«Non è da Matteo che l’Italia deve aspettarsi i Major: il rovescio è la sua kryptonite».

Ma Sinner ha margini?

«Io credo di sì, il suo potenziale è inespresso. Con Jannik Riccardo Piatti ha fatto un eccellente lavoro, poi ci sta che un ragazzo voglia cambiare coach e Cahill, che ha maneggiato Hewitt e Agassi, è un’ottima scelta. Lo ribadisco: mi stupirei se Sinner non vincesse uno o più Slam».

Al momento il problema di Jannik è più il tennis o la testa (26 palle break con Tsitsipas, 4 convertite)?

«Entrambe le cose. In Australia mi è sembrato un po’ più alto, come se stesse ancora crescendo e facesse fatica ad aggiustarsi alle nuove misure, al corpo che cambia. Ma a 21 anni è già un ottimo giocatore».

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