ilNapolista

La Figc condanna l’orrore dell’antisemitismo, se lo facesse con multe adeguate sarebbe meglio

Le parole di Gravina in netto contrasto con il permissivismo nei confronti di qualsiasi comportamento discriminatorio nei nostri stadi

La Figc condanna l’orrore dell’antisemitismo, se lo facesse con multe adeguate sarebbe meglio
Db Reggio Emilia 09/04/2019 - amichevole/ Italia-Irlanda femminile / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Gabriele Gravina

Anche la Figc si impegna nella Giornata della Memoria con le parole del presidente Gravina. La federazione ricorda le vittime della Shoah con una campagna di comunicazione sui propri canali social, ribadendo l’impegno del movimento calcistico contro ogni forma di discriminazione razziale. Quel che la Figc non ricorda sono le ridicole multe per chi si rende protagonista di cori e comportamenti razzisti e offensivi della dignità umana.

Sul sito della Federcalcio si legge:

La Giornata della Memoria deve essere anche il giorno della responsabilità soprattutto per il mondo del calcio che, con le sue diverse componenti e nelle sue molteplici dimensioni, è quotidianamente impegnato nell’esaltare i valori del rispetto, della fratellanza e dell’inclusione. Scendiamo in campo per coltivare la memoria, affinché l’orrore della discriminazione e dell’antisemitismo non trovi più cittadinanza nella nostra società, a partire dagli stadi”.

Un primo passaggio che richiama ai valori che cerca di portare avanti la federazione ma che, visti gli ultimi e frequenti episodi, sembra non avere successo. Anche in questo campionato non mancano gli episodi di razzismo, di cori orripilanti.

Diciamo basta ai cori, basta all’esposizione di simboli razzisti e basta alle offese che umiliano la dignità umana – continua Gravina –; il mio è un accorato appello a tutte le istituzioni e ai Club, che devono essere in prima linea per contrastare questi fenomeni, ma anche alla maggioranza dei tifosi per bene, che devono iniziare a dissociarsi quando accadono fatti così incresciosi. Come Figc, siamo impegnati in un complesso processo di rinnovamento culturale mettendo al centro del nostro messaggio l’educazione e la formazione, a partire dalle scuole calcio. Per valorizzare al meglio questo percorso, è mia intenzione condividere ulteriori percorsi con i rappresentanti della Comunità ebraica”.

ilnapolista © riproduzione riservata