Al Messaggero: «Il peso lo sto perdendo ora per il ruolo segreto che mi preparo a interpretare. Ma sono sempre stato a mio agio con la mia fisicità».

Il Messaggero intervista l’attore Stefano Fresi. Il 29 settembre uscirà al cinema “Tutti a bordo”, la nuova commedia diretta da Luca Miniero ispirata al francese “Attention au départ”. Fresi racconta la sua infanzia.
«Sono stato un bambino fortunatissimo. Sono cresciuto in un quartiere difficile, la Centocelle che negli Anni Ottanta era crocevia dello spaccio e oggi è invece una bella zona residenziale in cui torno ogni volta che posso. Ho avuto dei genitori fantastici che, pur consigliandomi sommessamente di prendere una laurea, hanno sempre sostenuto la mia passione per la musica e il teatro».
Ha detto molti no?
«Sì, specialmente all’inizio. Ho rifiutato un paio di progetti con cui peraltro avrei potuto estinguere il mutuo di casa: un cinepanettone e una commediaccia in cui avrei dovuto fare il ciccione di turno».
Le hanno mai chiesto di dimagrire per un film?
«Il peso lo sto perdendo ora per il ruolo segreto che mi preparo a interpretare. Dimagrisce Christian Bale e tutti s’inchinano al genio, ora sul set cambio aspetto anch’io: per un attore è normale. Ma sono sempre stato a mio agio con la mia fisicità, anzi ci ho giocato. Mai sentito il bisogno di essere magro. Mi piaccio così. Il problema semmai è degli altri».