Camossi a La Stampa: “Non è stato bloccato in via precauzionale come sostengono, io non conto nulla per la staffetta. Mi hanno mancato di rispetto”
Volano stracci in Casa Italia per l’ennesimo stop di Marcell Jacobs. Che non solo s’è fatto male nel riscaldamento delle batterie della staffetta 4×100 agli Europei per poi vederla eliminata (con beffa), ma che è ora al centro di un piccolo polverone federale alzato da Paolo Camossi. Il tecnico personale del campione europeo (e Olimpico) dei 100 metri, intervistato da La Stampa, ci va giù pesante:
“È stato chiesto a Marcell di correre senza pianificare altre possibilità, approfittando del fatto che lui è generoso, si spende per la squadra e su questa cosa si è giocato. Se la direzione tecnica gli dice ‘senza di te non andiamo in finale’ lui ci prova, non sa dire di no a una richiesta del genere. È mancata una tutela perché i medici, dopo la risonanza fatta mercoledì, hanno consigliato tra le 24 e le 36 ore di riposo. Mi fa sorridere sentir dire ‘lo abbiamo fermato prima che si facesse male’. Lui si è molto arrabbiato perché ha sentito un dolore: non è stato bloccato in via precauzionale come sostengono. Semplicemente bisognava rispettare i tempi dettati dai medici”.
Camossi dice anche che gli dispiace per l’atmosfera rovinata ma “non possiamo neanche stare a guardare. Non è rispettoso per lui, per quello che ha fatto”. Si aspettava “che gli dicessero: ‘tranquillo, entri in finale, se non ci andiamo pazienza, hai già vinto il titolo, portato in alto l’Italia, dato emozioni’. Chiedergli altro è stato un grosso azzardo”.
“Siamo andati al campo il mattino dopo come è stato chiesto. Ed è stato un mio errore, dovevo impormi però io non avrei questo ruolo, non conto nulla per la staffetta. A Tokyo ero già partito quando hanno corso. In nazionale c’è un settore tecnico e un responsabile di settore”.
“Io vivo di fiducia e ne do tanta, è la seconda volta che viene tradita e ci vorrà un po’ per chiarirsi. Non serve essere amici, si possono avere idee contrastanti ma obiettivi primari chiari”.
“Ogni sbaglio ha un peso e qui parliamo del campione dei 100 metri. Mi dispiace ma il campione olimpico non è stato gestito in modo adeguato”.