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Wilander: «In difesa Nadal e Djokovic hanno mani fantastiche. Non è fortuna, sono come Einstein» 

A Il Tennis Italiano: «Sinner ha stoffa, ma deve diventare più forte fisicamente. Federer? Vorrà dare l’addio nel migliore dei modi, Basilea può essere il posto giusto» 

Wilander: «In difesa Nadal e Djokovic hanno mani fantastiche. Non è fortuna, sono come Einstein» 
Londra (Inghilterra) 14/07/2018 - Wimbledon / foto Panoramic/ Insidefoto/Image Sport nella foto: Novak Djokovic-Rafael Nadal ONLY ITALY

L’ex campione svedese di tennis, Max Wilander, ha rilasciato un’intervista a Il Tennis Italiano. Ha parlato anche di Sinner.

«Ha stoffa, ma deve diventare più forte fisicamente. Quando attaccano, lui e Djokovic si assomigliano, ma in difesa Nole ha più fisico. E anche più sensibilità».

Su Nadal e Djokovic.

«A Parigi nei quarti li ho visti per la prima volta per tutto il match dal livello del terreno e ti rendi conto che per batterli devi rischiare sempre. Rafa non è come me, non si limita a rimettere la palla in campo: se lo fai ti distrugge. Lui e Novak mi impressionano in difesa. Quante volte abbiamo visto Rafa mettere la palla a dieci centimetri dalla riga di fondo pur colpendo da fuori il campo? Se attaccano lui e Nole usano la potenza, ma in difesa hanno mani fantastiche. Sanno se alzare, se tagliare, se devono colpire una palla a 110 all’ora, tre metri sopra la rete, perché così hanno il tempo di spostarsi di due metri a destra per recuperare. Non è fortuna, sono come Einstein. Non so se è un talento Sinner, Rublev o Zverev possono imparare».

Sono computer…

«No, sono Einstein: non credo nell’intelligenza artificiale».

Wimbledon senza punti è un’esibizione?

«No, è comunque un bel torneo da vincere per passare alla storia. L’erba però è la superficie più difficile, ti ci muovi male, e da verde diventa marrone la seconda settimana, i rimbalzi si alzano, devi adattarti. Dopo l’erba finisci regolarmente per giocare il tuo peggior tennis dell’anno».

Togliere i punti a Wimbledon è stata una buona idea da parte dell’Atp?

«Non credo. Non aiuta molto la situazione in Ucraina. E poi così l’Atp danneggia più Wimbledon o i propri giocatori? Io credo i giocatori. È una situazione in cui perdono tutti».

Rivedremo in campo Federe?

«Non lo so. Sono sicuro che voglia dare l’addio nel migliore dei modi. Basilea potrebbe essere il posto giusto. Non credo voglia rischiare figuracce sui cinque set. Immaginatelo contro uno come Rune, a 42 anni… non vuole uscire di scena prendendo 6-0 come l’anno scorso con Hurkacz. E nemmeno noi lo vogliamo».

Nadal giocherà le Atp Finals?

«Se sta bene, credo di sì. Non gli interessa il numero 1, gli interessa giocare match competitivi contro i migliori del mondo per arrivare in forma nel 2023. E Torino è il posto giusto per farlo».

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