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Panatta: «Il servizio da sotto non si fa. Qualcuno prima o poi sistemerà le cose con Kyrgios negli spogliatoi»

Alla Gazzetta: «Mancare di rispetto agli avversari è odioso. Una volta in Coppa Davis feci un servizio da sotto a Lendl e l’ho rimpianto per tutta la vita».

Panatta: «Il servizio da sotto non si fa. Qualcuno prima o poi sistemerà le cose con Kyrgios negli spogliatoi»
An Milano 15/04/2011 - iniziativa 'Un campione per amico' / foto Andrea Ninni/Image nella foto: Adriano Panatta

Oggi Jannik Sinner affronterà Novak Djokovic a Wimbledon. Per l’occasione, la Gazzetta dello Sport intervista Adriano Panatta. Anche lui giocò i quarti a Wimbledon, nel 1979, fu sconfitto dall’americano Dupre. Per lui la condizione psicologica con cui Sinner scenderà in campo, dopo aver battuto Alcaraz, è la migliore possibile. Ha qualche chance di battere Djokovic.

«Si può fare. Nel tennis di oggi, i margini si sono ristretti, non dico che tutti possono battere tutti, ma in un quarto di finale di uno Slam le differenze sono minime».

Dice di essere perplesso per il modo in cui, in Italia, si cambia facilmente opinione sui campioni.

«Rimango sempre un po’ stupito dalla facilità con cui si danno giudizi e poi si cambia idea. Fino a una settimana fa, Sinner era un perdente che aveva fatto male a cambiare allenatore e adesso sembra già il prossimo vincitore di Wimbledon. Al contrario, fino a Parigi si diceva che Alcaraz sarebbe diventato numero uno del mondo già alla fine dell’anno e avrebbe dominato senza trovare avversari. Da allora, ha fatto molta fatica a vincere le partite. Quindi, do un modesto consiglio: lasciateli crescere, date loro tempo e non fatevi trascinare dalle situazioni contingenti».

Si dice preoccupato per l’evoluzione che sta interessando il tennis.

«Prenda lo stesso Djokovic: un fenomeno che rischia già di essere antico. Tra vent’anni avranno la racchetta in mano giocatori simili a quelli dell’Nba, gente di due metri e dieci che si muoverà con la rapidità dei piccoli, tirando fortissimo. Non sarà più tennis, ma tiro a segno. Per questo secondo me bisogna intervenire in fretta per rallentare un po’ il gioco».

Interviene anche su Kyrgios e il servizio dal basso:

«Che sia un grande talento non ci sono dubbi, ma deve capire che mancare di rispetto agli avversari è odioso. Io una volta in Coppa Davis feci un servizio da sotto a Lendl e l’ho rimpianto per tutta la vita: non si fa. Io credo che alla fine qualcuno con lui sistemerà le cose, non in campo ma negli spogliatoi».

Su Federer, che ha detto che vorrebbe tornare a Wimbledon l’anno prossimo:

«Roger è uno dei motivi per cui ho continuato ad amare il tennis. Gli auguro di essere felice, ha una straordinaria carriera alle spalle e una splendida famiglia accanto a sé. Ma c’è un tempo per ogni cosa: abbiamo già dato con Serena Williams, spero di non assistere a una replica».

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