L’accoppiata Spalletti-Giuntoli mostra un Napoli compatto e dalle idee chiare
Il ds ha chiarito le gerarchie e denunciato l'eccessiva negatività. Spalletti più prudente, decisamente poco entusiasta quando ha parlato di Meret

Db Dimaro (Tn) 24/07/2019 - amichevole / Napoli-Cremonese / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Fabrizio Giuntoli
Era da un po’ che non avvertivamo questa sensazione di compattezza in una conferenza stampa. Ci eravamo lasciati con De Laurentiis che parlava di scudetto e Spalletti al suo fianco che scuoteva la testa. Stasera, invece, a Dimaro il Napoli ha offerto l’immagine di un club compatto e con le idee chiare, con allenatore e direttore sportivo sulla stessa lunghezza d’onda sia pure con sfumature diverse. Dovrebbe essere la norma e non l’eccezione, ma prendiamoci gli aspetti positivi.
Ha fatto bene Giuntoli a denunciare questo assurdo clima di negatività che circonda il Napoli sistematicamente pestato mediaticamente e perennemente avversato dalla tifoseria cittadina che si lamenta e critica H24. Ha fatto bene a chiarire la gerarchia del club: offerta irrinunciabile per Koulibaly, robusta (persino troppo) per Mertens che ha rifiutato. Spalletti gli ha fatto il controcanto e ha detto che non se la sente di lamentarsi viste le condizioni economiche in cui versa il calcio.
La conferenza è stata preparata bene. Non ci sono stati bug. Giuntoli ha chiarito cosa interessa a Napoli e Spalletti ha giustamente rivendicato l’ottimo (persino più che ottimo) lavoro della scorso anno. L’allenatore è parso più prudente del direttore sportivo, il passaggio sulla difficoltà a entrare in Champions è stato emblematico. Non dimentichiamo che pochi mesi è stato bersaglio di una assurda contestazione. Non ha sprizzato entusiasmo quando ha parlato di Meret. Quando un allenatore italiano definisce giovane un giocatore, non può uscirne nulla di buono. Le frasi sono state anche giuste, si vedeva lontano un miglio che non fossero sorrette da un adeguato stato d’animo. Diciamo che se è innamorato, lo nasconde benissimo.
Quel che è importante è che emersa l’immagine di un club solido. Che conosce il valore dei propri calciatori e sa differenziare le proposte. Koulibaly è il top player. A lui 6 milioni netti e la fascia di capitano. Ottime le parole anche su Osimhen che sarà il leader numero due della stagione. Il Napoli ha le idee chiare sul valore della rosa e del club. È solo una frangia dei tifosi a non comprenderlo. Ma forse li stiamo anche sopravvalutando, sono tifosi che vivono a Napoli e che hanno fatto del lamento la loro ragione di vita. Non può essere un problema per il Napoli che per fortuna ha tifosi in tutto il mondo.