Panatta: ho provato ammirazione per Nadal, va oltre ogni limite grazie alla sua forza interiore 

Su La Stampa. Chi non è stato giocatore non può capire la frustrazione di non poter dare il massimo per gli infortuni. Lui è riuscito a superare anche questo ostacolo 

Nadal

Parigi (Francia)11/10/2020 - Roland Garros / foto Imago/Image Sport nella foto: Rafael Nadal

Adriano Panatta scrive di Nadal su La Stampa. Ieri lo spagnolo ha vinto il suo 14esimo Roland Garos, il 22 Slam in assoluto.

“Quando l’ho visto trionfare agli Australian Open in gennaio, lo confesso, alla mia età mi sono commosso. E non tanto per le qualità del tennista, che è fuori discussione da tempo, ma per l’ammirazione che ho provato per l’uomo. Chi non è stato giocatore non può capire la frustrazione di non poter dare il massimo per colpa degli infortuni, di doversi fermare, la sensazione di non poter essere completamente padrone del proprio destino. Ecco, Nadal è riuscito a superare anche questo ostacolo, e mostrarci che la passione che prova per il tennis è più forte di ogni problema”.

Nadal “va oltre ogni limite”.

“Non parlo della finale, Ruud non era chiaramente un avversario alla sua altezza, ma della forza interiore che ha saputo tirare fuori”.

Due settimane fa non era nemmeno sicuro di poter giocare. Il ritiro di Zverev in semifinale può averlo favorito,

“ma per alzare un’altra volta la Coppa dei Moschettieri, a 36 anni compiuti da pochi giorni, ha dovuto comunque restare in campo a lungo, fare appello a tutte le energie”.

 

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