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Il Corsera: Così com’è la Var rischia di andare in tilt. È una tecnologia, se non s’aggiorna s’impalla

Allo studio le novità, dalla divisione delle carriere (all’estero già se ne parla) al fuorigioco semiautomatico (che debutterà al Mondiale in Qatar). E magari un’app per scaricare i dialoghi tra arbitri e Var

Il Corsera: Così com’è la Var rischia di andare in tilt. È una tecnologia, se non s’aggiorna s’impalla
Db Bergamo 23/11/2019 - campionato di calcio serie A / Atalanta-Juventus / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Gianluca Rocchi al Var, quando arbitrava

È una tecnologia, e come tutte le tecnologie se non s’aggiorna s’impalla. È l’assunto da cui parte il Corriere della Sera per analizzare una nuova fase, una versione «pro» della Var. Che può debuttare a breve. Perché se sono indiscutibili i benefici che ha portato in queste prime cinque stagioni (con gli errori in A ridotti dell’86%) è pur vero che si creano con una certa facilità dei controcircuiti inaccettabili. Il Corriere:

La Var, come ogni tecnologia, è invecchiata presto. Il protocollo appare già superato, troppo rigido, limitativo. Ha ragione Rocchi quando dice che arrivare al 100% di precisione è impossibile, perché l’errore umano è inevitabile, specie se — come sta succedendo ora — la generazione di arbitri è giovane e inesperta, ma proprio per questo serve accelerare il percorso di perfezionamento di chi deve gestire lo strumento.

E allora, il Corsera presenta le novità per garantire maggiore trasparenza: ai tempi della Var tutto si vede, e dunque è giusto che tutto si spieghi. Come cominciare? Magari con la creazione di una figura specializzata, il varista, con tanto di ranking. La c.d. «divisione delle carriere». Se ne parla già molto.

Un orientamento che all’estero e già stato avviato. Siamo stati i pionieri della Var, tutti ci hanno copiato, ora rischiamo di restare indietro. Non va bene.

E poi una linea condivisa e chiara su rigori e fuorigioco. Episodi valutati ancora in maniera troppo diversa.

Il fuorigioco semiautomatico che debutterà al Mondiale in Qatar può essere un grande passo avanti: 1218 telecamere, 50 fotogrammi al secondo e un software basato sull’intelligenza artificiale che riceve le immagini e le analizza in 20 secondi, spedendole alla sala Var.

Infine, un’ulteriore sforzo di condivisione: più immagini sui maxischermi e magari un’app con i dialoghi arbitri-Var, scaricabili ogni lunedì dai tifosi. Why not? Poi c’è il tema del «challenge», ma quello è più spinoso. Secondo il Corsera sarebbe da introdurre (sebbene l’Ifab non ci senta) a a patto di non farla diventare un’arma tattica, per perdere tempo e spezzare i ritmi delle partite.

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