ilNapolista

Franco Nero: «Nel cinema in Italia non è facile avere amici, c’è l’invidia e io non faccio parte dei clan»

A La Verità: «In Inghilterra, in America, in Sudamerica ho più amicizie. In Italia frequento professori, medici e i contadini con cui gioco a briscola e tressette».

Su La Verità un’intervista a Franco Nero, indimenticabile volto di «Django». E’ sposato con Vanessa Redgrave.

«Non fu amore a prima vista. Mentre giravamo le battaglie dei cavalieri della Tavola rotonda, chiedevo a Logan chi avrebbe interpretato Ginevra? Finalmente, un giorno negli studi della Warner me la indicò. Avevo 24 anni e mi aspettavo una bellezza tipo Sophia Loren. Invece, mi vedo arrivare una ragazza con jeans strappati e occhiali da vista. Fui molto freddo. “Ma quella è un mostro”, dissi a Logan. Rientrato nel mio appartamento trovai un biglietto scritto in perfetto italiano in cui m’invitava a cena a casa sua. Decisi di andarci e, quando bussai, alla porta apparve una donna splendida. “Sono stato invitato da Vanessa Redgrave”. “Franco, Vanessa sono io”. Ero stupefatto».

La storia decollò un mese dopo, in America. Sono ancora insieme. Gli chiedono qual è il segreto della durata del loro rapporto.

«La lontananza, non stare sempre assieme. Parlandoci molto al telefono, desideriamo sempre vederci».

Chi sono i suoi amici?

«Nel mondo del cinema non è facile averne, c’è l’invidia. In Inghilterra, in America, in Sudamerica ho più amicizie. In Italia frequento professori, medici e i contadini con cui gioco a briscola e tressette. Non faccio parte dei clan del cinema italiano».

Sono un po’ chiusi?

«E io sono un outlaw, un fuorilegge, non appartengo a nessun clan».

 

 

ilnapolista © riproduzione riservata