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Repubblica: Ibra, Ribery e Marcelo, capaci di vincere senza nemmeno sporcarsi, senza toccare palla

Le partite decisive sono le loro partite perché gli somigliano: non hanno domani, rivincite, supplementari. Vinci e muori 

Repubblica: Ibra, Ribery e Marcelo, capaci di vincere senza nemmeno sporcarsi, senza toccare palla
Roma 31/10/2021 - campionato di calcio serie A / Roma-Milan / foto Image Sport nella foto: esultanza gol Zlatan Ibrahimovic

Oggi si deciderà lo scudetto e anche il destino di chi spera di salvarsi dalla retrocessione. Su Repubblica Gabriele Romagnoli scrive dei totem della panchina, Ibrahimovic per il Milan e Ribery per la Salernitana chiamando in causa anche Marcelo, del Real Madrid. Sono quelli che fanno la differenza anche quando non giocano.

“La chiave per l’impresa è anche, follemente soprattutto, qualcuno che non gioca ma sta lì, con il passato addosso, il testimonial della possibilità, la freccia verso il cielo”.

“Marcelo ha già 24 titoli e vuole il 25°. Era il più scatenato nella festa dopo la vittoria nella Liga, il suo capello elettrico arriva a bordo campo e dà la scossa ai suoi. Ribery alla terzultima si è fatto espellere per eccesso di foga senza neppure aver giocato. Ibrahimovic si erge, nei momenti cruciali, lasciando Zeus (il suo vice) a occuparsi dell’amministrazione ordinaria”.

Milan, Real e Salernitana sono arrivati dove sono anche grazie a loro.

“sono noleggiatori di gloria, ti trasportano nella loro dimensione”.

“Queste sono le loro partite, più ancora di Benzema, Leao e Verdi perché gli somigliano: non hanno domani, rivincite, supplementari. Vinci e muori”.

La storia si fa adesso e quei tre possono riuscirci.

“Sospingendo chi ne ha di meno oltre il proprio limite e vincere l’ultimo trofeo senza nemmeno sporcarsi, senza toccare palla”.

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