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Papu Gomez: «Mi piace competere, nel campionato ucraino non mi sentivo a mio agio»

A El Desmarque. «Non credo che quando non sarò al massimo tornerò in Argentina. Lì si chiede molto, si corre molto. L’Atalanta? Troppo criticata»

Papu Gomez: «Mi piace competere, nel campionato ucraino non mi sentivo a mio agio»
Roma 05/05/2019 - campionato di calcio serie A / Lazio-Atalanta / foto Insidefoto/Image Sport nella foto: Giampiero Gasperini-Alejandro Gomez

Resta al Siviglia, il Papu Gomez, e non ha proprio dubbi. Lo rivela in un’intervista a El Desmarque.

«Sì, senza dubbio. Non voglio muovermi da qui, tra pochi mesi ci saranno i Mondiali e voglio rispettare il mio contratto. Mi restano ancora due anni, quindi penso che se il Siviglia non mi caccia il Papu sarà qui ancora per un po’. Sono molto felice, la mia famiglia è super felice, ci siamo intefrati molto bene con la città e con i tifosi. Mi divertirò il ​​più possibile e in futuro vedremo cosa verrà fatto. Intanto, l’anno prossimo saremo ancora in Champions League: è importante continuare a competere a questo livello»

Chi è rimasto fuori dalla Champions è la sua Atalanta.

«Penso che l’Atalanta sia troppo criticata, ma per cinque o sei anni ci ha abituato a un livello straordinario ed è diventata una squadra importante in Italia. Che quest’anno possa rimanere fuori da tutte le coppe europee è sorprendente.  Auguro il meglio alla mia ex squadra, vediamo cosa succede. Se dovessi portare un mio ex compagno al Siviglia? Io porterei Ilicic, ma anche lui ha i suoi problemi. È un giocatore straordinario»

A fine carriera tornerebbe in Argentina?

«La verità è che non lo so, ne parlo molto con mia moglie. Mi piace molto competere. Quando ho giocato nel campionato ucraino per un anno non mi sentivo a mio agio, anche se finanziariamente mi è convenuto. Lì ho capito che non si può ridurre tutto ai soldi, però. Non so, davvero. Se tra qualche anno non sarò ai massimi livelli, non credo che tornerei in Argentina. In Sud America si chiede molto, si corre molto. Magari proverei la MLS o qualcos’altro, ma se sto bene fisicamente e sono ancora pronto per giocare in un campionato importante come quello spagnolo o italiano, preferirei continuare a giocare in un calcio competitivo»

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