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Giroud: «Zlatan è il maschio alfa, quando parla, tutti attenti. Prima delle partite ci caricava con i video»

A La Repubblica: «Sul pullman ha fatto un omaggio personalizzato per giocatori e staff. In mezzo a tanti giovani mi sento d’avere di nuovo vent’anni».

Giroud: «Zlatan è il maschio alfa, quando parla, tutti attenti. Prima delle partite ci caricava con i video»
Mg Reggio Emilia 22/05/2022 - campionato di calcio serie A / Sassuolo-Milan / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: esultanza gol Olivier Giroud

La Repubblica intervista Olivier Giroud, uno degli artefici dello scudetto del Milan. Tra Mondiali, Champions e altri titoli, ha vinto praticamente tutto.

«Sì, ma questo scudetto con il Milan ha un sapore speciale, unico. L’unico titolo nazionale nella mia carriera l’avevo vinto dieci anni fa in Ligue 1, al Montpellier. Ero giovane. Questo è il trionfo della maturità».

Giroud ha segnato 11 gol, ma tutti molto pesanti.

«Siamo un gruppo, pensiamo al collettivo. L’essenziale è averli fatti al momento giusto, come col Sassuolo, nella “finalissima”: la last dance».

E una doppietta nel derby.

«In quel momento pensai che poteva essere decisiva per la differenza reti, se ce ne fosse stato bisogno. Ricordo che dopo Napoli lo dissi a Saelemaekers, che aveva mancato il 2-0. Poi la vittoria nel derby è diventata più importante perché avremmo vinto lo scudetto anche se fossimo finiti a pari punti con l’Inter».

Sul Milan:

«Squadra veloce, piena di entusiasmo, soprattutto capace di una grande tenuta fisica e mentale».

Il merito della vittoria lo attribuisce a Pioli:

«Sa parlare col cuore, sa trasmettere a ciascuno gli stimoli giusti per dare il massimo. Questa vittoria è certamente anche la sua».

Su Ibrahimovic:

«Zlatan è il maschio alfa. Quando prende la parola, tutti attenti. Sul pullman ha afferrato il microfono e ha fatto un omaggio personalizzato per tutti, da noi giocatori a ogni componente dello staff. Prima delle partite faceva video e messaggi: un leader, spero che possa continuare. Gli ho detto che sono fiero di avere giocato con lui. Per me è come un fratello maggiore».

Su Leao:

«Appena l’ho visto in allenamento, ho pensato subito: questo ragazzo ha un enorme potenziale, se migliora la sua regolarità. Ha solo 22 anni. Se ne prende coscienza, può arrivare davvero molto in alto».

Ed aggiunge:

«L’essenziale è che sia consapevole di quello che può fare. Io sono qui per ricordarglielo».

Come si sente Giroud al Milan?

«In mezzo a una squadra tanto giovane, è come se avessi vent’anni. Sto vivendo la mia seconda giovinezza».

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