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Damascelli: mentre tutto lo Stadium era in piedi per Dybala, Sarri protestava per la perdita di tempo

La Juve dice di non voler pensare al passato e invece torna su Pogba. Allegri fa i cambi allo scoccare dell’ora secondo il testo sacro di Coverciano

Damascelli: mentre tutto lo Stadium era in piedi per Dybala, Sarri protestava per la perdita di tempo
Db Torino 15/01/2022 - campionato di calcio serie A / Juventus-Udinese / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Paulo Dybala

Su Il Giornale, Tony Damascelli commenta Juventus-Lazio, ultima della squadra di Allegri allo Stadium per questa stagione. E contesta le scelte del club, che sembra non voler pensare al passato ma poi ci ricasca sempre. Ora pensa al ritorno di Pogba.

“La Juventus non vuole parlare del passato ma poi ci ricasca perché non può farne a meno. Cambia logo, cambia la divisa, su quella nuova il nero è pallido optical al grido di “vieni avanti creativo”, cambia uomini, allenatori, dirigenti ma poi va a ricercare Paul Pogba che appartiene a una belle époque, difficile da riproporre perché il francese è un bon vivant, ha accumulato ricchezze e oziato a Manchester”.

“La Juventus del fischiato presidente Agnelli tenta di ritrovare l’identità smarrita ma con idee un po’ confuse, parole spesso imperfette, la staffetta Nedved-Arrivabene, nelle interviste, è un’idea che finisce per creare equivoci, sollevando il quesito: chi fa chi? E chi che cosa? Nel mezzo c’è Allegri che, come consuetudine uguale per tutti gli allenatori, ha provveduto ai cambi allo scoccare dell’ora, secondo un testo sacro distribuito a Coverciano. Finale tra romanzone e farsa paesana: alle ventidue e ventuno tutti in piedi per Dybala al passo di addio, in contemporanea Sarri Maurizio si è alzato a protestare per la perdita di tempo, Milinkovic Savic ha regalato alla Lazio il punto da euroleague. Un altro grande risultato casalingo per Allegri”.

 

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