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Cristina D’Avena: «Quando all’Università i docenti sentivano il mio nome facevano battute su Gargamella»

Al CorSera: «Certi esami erano degli show. Il mio nome fuori dalla porta per l’appello non passava inosservato. All’esame mi ritrovavo dietro i colleghi incuriositi».

Cristina D’Avena: «Quando all’Università i docenti sentivano il mio nome facevano battute su Gargamella»

Il Corriere della Sera intervista Cristina D’Avena. Oggi ha 57 anni, ha esordito con lo Zecchino d’Oro nel 1968, con la celebre “Il valzer del moscerino”. Quest’anno si celebrano i suoi 40 anni come interprete di sigle dei cartoni animati:
ha cantato 765 brani e venduto otto milioni di copie, vinto quattro dischi d’oro e sei di platino.

Dice che le sarebbe piaciuto diventare neuropsichiatra infantile.

«Neuropsichiatra infantile. Ai miei concerti vengono tanti bambini speciali, le mamme mi scrivono per parlare con loro, mi dicono che dopo sono più tranquilli. Forse li aiuto lo stesso».

Racconta un aneddoto di quando studiava all’Università.

«Certi esami erano degli show: il nome Cristina D’Avena, fuori dalla porta per l’appello, non passava inosservato. All’esame mi ritrovavo dietro i colleghi incuriositi, perché fino a quel momento ero soltanto una voce, cominciavano le prime apparizioni a Premiatissima o Superclassifica Show. Qualche docente faceva delle battutine su Gargamella, si figuri come stavo io…».

Le mancano ancora la tesi e pochi esami.

«Mi è spiaciuto non laurearmi. Mio padre mi diceva che potevo fare qualsiasi lavoro, purché completassi gli studi»

 

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