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Napoli-Udinese 2-1, pagelle / Osimhen come Indurain, fa gara a sé. Ma passategli il pallone

Mertens sblocca il Napoli, è il nostro confetto Falqui. Mario Rui vicino al gol, emoziona. Fabian un ectoplasma. Insigne, sufficienza per non infierire

Napoli-Udinese 2-1, pagelle / Osimhen come Indurain, fa gara a sé. Ma passategli il pallone
Napoli 19/03/2022 - campionato di calcio serie A / Napoli-Udinese / foto Insidefoto/Image Sport nella foto: esultanza gol Viktor Osimhen

Le pagelle di Napoli-Udinese 2-1 a cura di Fabrizio d’Esposito e Ilaria Puglia.

OSPINA. E’ stata una pugna in bilico sino all’ultimo, Ilaria (fiuuuuuuuuuu!), e Ospinik deve volteggiare nell’aere in uscita al 7′ e poi al 31′ per sventare quella cabeza di Pablo Marì (c’è da dire che Pierpaolo Marino sa sempre cosa comprare). Nella ripresa para sul solito Deulofeu. Certo coi piedi dà sovente brividi, ma a lui dobbiamo il mancato zero a due degli zebrati di Udine – 7

Riflessi pronti e istinto a palla. Tanto che persino Koulibaly lo ringrazia – 7

DI LORENZO. Nel primo tempo pure l’Euroappuntato, come tutto il Napule, fatica a trovare la sua dimensione sulla fascia amica. Nel secondo sono tutti più sciolti e trova il servizio vincente per il due a uno di Victor Victoria. Per me basta questo. Speriamo solo che il sacrificio del ginocchio destro non gli sia fatale – 6,5

Vedi se deve essere un difensore a servire l’attaccante con cui ci giochiamo il campionato intero… – 6,5 

ZANOLI dal 77′. Finalmente il Pelato gli dà fiducia – 6

E lui non demerita: c’è da spazzare e spazza – senza voto

RRAHMANI. Con Beto è una fatica logorante però Amir la spunta quasi sempre. Talvolta scolastico è comunque efficace. Indi l’ammonizione per quel braccio penzolante lo esclude dalla trasferta orobica – 6

Beto non era un cliente facile. Amir soffre, ma non sfigura. Anzi, i duelli tra i due sono stati avvincenti – 6,5

KOULIBALY. Il solito Comandante che risolve guai e problemi, epperò sul maligno gol di Deulofeu, rincorso invano da Lobo e lasciato solo da Fabian, non può nulla – 6,5

Su Deulofeu era in ritardo. Peccato – 6,5

MARIO RUI. Più che le discese ardite, oggi il Lusitano imbrocca soprattutto un paio di corridoi buoni (si dice così, no Ilaria?) per i compagni. Ma il suo merito è aver calciato il traversone perfetto (una punizione) per la testolina magica di The Mask che pareggia una partita diventata bollente e difficile. Come se non bastasse stava per propiziare il terzo gol ma è stato fermato ancora una volta dal palo – 6,5

Anche lui è rimasto a guardare nell’azione del gol di Deulofeu, ma si è fatto perdonare con la fulminea punizione che ha portato al gol. Meraviglioso all’80’, quando sui nostri schermi è apparso il suo corpo che si lanciava quasi a petto di palombo davanti all’attaccante dell’Udinese per contrastare un’azione che poteva davvero diventare pericolosa. E poi, Fabrizio, lo hai visto anche tu Mario Rui andare – per la seconda volta in una settimana – vicinissimo al gol? Per me si è guadagnato almeno mezzo voto in più – 7

ANGUISSA. A volte si moviolizza e perde palla, per il resto argina e spezza e costruisce fino ad avanzare nell’area bianconera. E’ Zambo, per esempio, che serve Fabian alla fine del primo tempo – 6,5

Nel primo tempo sembra essere l’unico in squadra a cercare di contenere un po’ l’avanzata dell’Udinese. Recupera palle e fa ripartire l’azione. La sua fisicità è fondamentale – 6,5

LOBOTKA. E’ tempo di deserto quaresimale e al povero Lobo tocca portare la croce nel primo tempo, amministrando palla e gioco senza profitto. Poi, appunto, tutto diventa più fluido e il piede dello slovacco si apre come un compasso – 6,5

Meglio nel secondo tempo anche lui, come tutti. Aiuta tanto anche in difesa – 6,5

FABIAN RUIZ. Un ectoplasma che si aggira senza spaventare nessuno. Di lui resta l’immagine che trotterella, come se il fatto non fosse il suo, quando Deulofeu va a segnare. Potrebbe riscattarsi con quel tiro al 40′, deviato da un difensore, che Silvestri riesce a intercettare coi piedi – 5

Hai scritto tutto tu – 5

MERTENS dal 45′. Quando vedevo Carosello, Ilaria, c’era Tino Scotti che faceva la pubblicità ai confetti (lassativi) Falqui e chiosava: “Falqui, basta la parola”. Mi è venuto in mente questo spot d’antan rivedendo Ciro l’Anziano in campo: è bastata la sua presenza a scuotere gli azzurri. Ecco, è stato una sorta di lassativo per sbloccare la stitichezza della squadra – 6,5

Entra lui e cambia la partita, non solo a livello tecnico, ma proprio nel carattere. Ha iniziato a dare direttive a tutti, come fa dalla panchina. Se abbiamo portato a casa questi tre punti pesantissimi gran parte del merito è suo – 7

POLITANO. Lavora tanto e bene per la “ditta”, però due volte almeno eccede in presunzione ed egoismo anziché servire il compagno libero – 6,5

Ecco, questa è una cosa che Spalletti dovrebbe punire con le frustate. Il suo lavoro (e quello di Insigne) dovrebbe essere quello di propiziare i gol di Osimhen, invece il neo convocato in Nazionale tenta il numero personale, che nemmeno gli riesce. Per non parlare del liscio al 23′ – 6

ZIELINSKI dal 70′. Una cosa buona: provoca il rosso a Pablo Marì. Una cattiva: s’ingurgita con ignominia il possibile tre a uno servitogli da Victor Victoria – 5,5

Nemmeno due panchine lo risvegliano – 5

OSIMHEN. Fa gara a sé, come una volta Indurain nelle crono. Dategli solo la palla, diamine. Ancora una volta castiga di testa e di piede – 8

Due gol con una quantità minima di palle servite, figuriamoci se il Napoli girasse davvero per mettere lui al centro del suo gioco. Pacato, arriva addirittura a mediare tra Jajalo e Mario Rui – 8

INSIGNE. Il novanta per cento delle sue giocate sono sempre con la testa rivolta all’indietro, per la scontata sponda innocua al compagno di turno. In quel dieci per cento che gioca si registrano un colpo di testa su cross di Na-Politano e poi un tiroaggggiro deviato da Silvestri. La sufficienza è per non infierire – 6

Di palle ne gioca tante, ma in concreto realizza poco e sbaglia anche parecchio. Al 31′ ha l’occasionissima, ma Silvestri ci mette la punta delle dita. Al 37′ fa tutto bene e poi si incaponisce nello stretto e vanifica tutto. Al 45’ va a vuoto, come Politano – 5,5

ELMAS dall’87’. Senza voto

Senza voto

SPALLETTI. Dico la verità, Ilaria. Quando ha messo dentro Mertens ho paventato il naufragio come il Titanic, con allenatore e senatori tutti a bordo. Invece è andata all’opposto e non possiamo che gioirne. La speranza si allunga di una giornata – 6,5

Più che altro, Fabrizio, questi tre punti fondamentali, arrivati sicuramente grazie all’idea Mertens avuta da Spalletti, ci sono costati Rrahmani, Osimhen e Di Lorenzo. La domanda è: chi segna a Bergamo? – 7

ARBITRO FOURNEAU. Il solito arbitraggio all’inglese che poi fischia falli a casaccio. Come quello inesistente su Osimhen, comprensivo del giallo che non lo farà giocare a Bergamo – 4

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