La Panicucci: «Tutto è cominciato facendo la babysitter da Bonolis, mi pagava 4 euro l’ora»
Al Corsera: «Con Tortora feci scena muta, fu una vergogna totale. Il successo prima dei social era diverso, trovavo i fan in casa... mia nonna li faceva salire e gli offriva il caffè»

Festeggiando i suoi 35 anni di carriera come presentatrice, Federica Panicucci, racconta al Corriere della Sera come è cominciata la sua avventura in Tv. Aveva 17 e il suo portiere le propose di fare da babysitter ad un bambino nel suo palazzo, era Stefano, il primogenitori di Paolo Bonolis
«Aveva nove mesi, quando mi chiamavano, io badavo a lui… Paolo mi dava 4mila lire l’ora».
Du Bonolis a darle i riferimenti di un’agenzia che la fece cominciare a lavorare nella pubblicità, per arrivare poi a Portobello. Era il 1987 ed Enzo Tortora tornava in tv dopo il suo arresto, un’inizio difficile per cui Federica non si sentiva pronta. Una sera arrivò la sua occasione, quella in cui avrebbe Tortora che propose di presentare uno sponsor
«Dovevo imparare due frasi legate al concorso di una macchina. Due righe di numero che avevo studiato e ristudiato. In studio vennero anche i miei genitori, era un evento. Ero agitatissima. Una volta arrivato il momento in cui dovevo parlare un fotografo cominciò a scattare e andai nel pallone: scena muta. Avevo dimenticato tutto. Enzo Tortora mi venne in soccorso e mi salvò. Fu una vergogna totale e un gran dolore per l’idea di aver tradito la fiducia che mi aveva dato. Quel senso di frustrazione mi accompagnò per lungo tempo».
Poi tanti piccoli lavori fino al successo di Festivalbar con Fiorello, Jovanotti e Amadeus. Fu per caso, perché dovette sostituire chi doveva presentarlo e così si ritrovò ad arrivare ad Ascoli Piceno con lo stradario in mano per salire sul palco. Il successo allora però era diverso, non c’erano i social e i cellulari
«Eravamo noi, facevamo la nostra puntata, ridevamo, scherzavamo e il giorno dopo arrivava il fax con gli ascolti. Ripeto: il fax»
Anche il rapporto con i fan era diverso, più vero
«A volte la mattina mi svegliavo, andavo in cucina a fare colazione e trovavo i fan in casa… mia nonna li faceva salire e gli offriva il caffè . Era davvero tutto diverso»
Per anni la Panicucci è stata identificata come “quella dai capelli lunghi”, un caso, spiega la conduttrice, perché lei stenta a fare cambiamenti
«Ancora oggi c’è gente che mi ferma e mi ricorda il mio taglio di capelli a Target, il programma di Canale 5, dicendomi che piangevano con me mentre lo facevo»