«Se quello di Abraham è fallo non è più calcio. È un altro sport, dovremmo cambiargli nome. Non è il gioco di cui il mondo è innamorato»

L’allenatore della Roma José Mourinho è intervenuto ai microfoni di Dazn dopo il pareggio dei giallorossi contro il Genoa di Blessin. Al novantunesimo è stato annullato un gol a Zaniolo dopo l’Ofr a cui è stato richiamato l’arbitro per un precedente fallo di Abraham su Vasquez.
Non voglio commentare questo episodio. Posso commentare la partita, non voglio commentare il gol di Zaniolo, il rosso. Neanche la reazione del ragazzo.
Si sta trattenendo? Preferisce evitare le polemiche arbitrali?
Preferisco evitare. Possiamo parlare della partita ma non voglio parlare di questo incidente.
Genoa rognoso, come aveva intenzione di abbattere il muro rossoblù? Si poteva sfruttare di più l’ampiezza, visto che con Blessin il Genoa è aggressivo e molto compatto?
Il Genoa gioca disperatamente per i punti della salvezza, per questo motivo gioca come gioca. Gioca una partita brutta, ma porta a casa il suo punto. È difficile giocare con chi gioca in questo modo. Abbiamo dato ampiezza ma senza profondità. Karsdorp e Maitland Niles non avevano profondità, i calciatori erano isolati. Nel secondo tempo abbiamo provato a cambiare, siamo arrivati tante volte in buona posizione. Tante volte abbiamo avuto situazioni in cui bisognava crossare, fare meglio nella conclusione o nell’ultimo passaggio. Soprattutto un’occasione importante di Zaniolo. In superiorità numerica non c’è stata tanta differenza, abbiamo continuato a fare il possibile per vincere. La squadra che fa di più per vincere per me merita di vincere, ma complimenti al Genoa per il punto che voleva prendere e che ha preso.
El Shaarawy ha fatto una buona partita?
Oggi ho sentito, forse per la prima volta, di avere una panchina che mi poteva aiutare a vincere la partita. Non l’abbiamo vinta, ma ho avuto l’impressione di avere soluzioni diverse, avevo più opzioni. Con Stephan e Felix vicino a Abraham abbiamo creato abbastanza. Però non abbiamo fatto gol e il gol che abbiamo fatto è stato annullato. Non voglio giudicare l’azione perché per giudicare si può andare in tante direzioni. Potevamo stare qui mezz’ora, ci sarebbe tanto da parlare.
Se vuole il tempo lo abbiamo…
No, ma una cosa voglio dire: se l’arbitro ha deciso bene, il nostro gioco – il gioco che è diventato tanti anni fa il gioco del popolo, il gioco di cui il mondo è innamorato – è cambiato. È un altro sport. Se quello, secondo le indicazioni che gli arbitri hanno, è fallo, allora non è calcio. Chiamiamolo con un altro modo perché è un altro sport. Se invece l’arbitro ha sbagliato e doveva convalidare il gol sarà il primo a non essere contento di aver sbagliato e per noi, per la Roma, sarebbe un déjà vu. Perché durante la stagione è successo tante volte. Va bene così, domani è un altro giorno.
È un fischio figlio del calcio che sta cambiando?
Mettiamo anche una terza opzione: la Roma agli occhi del potere è piccola. Fatemi fermare qui: José Mourinho che è arrivato in Italia sei mesi fa ha scelto di avere un profilo diverso, di stare più cauto.