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Lucescu: «Al confine ho visto uomini che accompagnavano le famiglie e tornavano a combattere»

L’allenatore della Dinamo Kiev ha raccontato alla Gazzetta la loro fuga da Kiev e il suo impegno per far uscire gli altri calciatori dall’Ucraina

Lucescu: «Al confine ho visto uomini che accompagnavano le famiglie e tornavano a combattere»
Torino 02/12/2020 - Champions League / Juventus-Dinamo Kiev / foto Image Sport nella foto: Mircea Lucescu

Mircea Lucescu, l’allenatore della Dinamo Kiev, dopo essersi tratto in salvo dalla guerra in Ucraina con un viaggio interminabile,  si è messo subito in moto per facilitare la fuga dei calciatori stranieri dalla capitale aggredita dai russi. La Gazzetta dello Sport lo ha sentito per capire la situazione in Ucraina dopo l’attacco russo

“A un certo punto mi sveglio di notte e il primo pensiero che mi viene è l’estate, ha presente quei temporali estivi pieni di lampi e tuoni fortissimi? E invece no, purtroppo no. Ci dicono che è cominciata la guerra, e che è arrivata alle porte della città”.

Nessuno, spiega il tecnico si aspettava quello che è accaduto.

“Venivamo da un ritiro verso il campionato che stava per ricominciare, siamo stati in Spagna e ad Antalya con quasi tutte le squadre ucraine, una specie di mini campionato. Poi siamo tornati, giovedì sera abbiamo fatto allenamento in vista della partita di Coppa e poi è successo quello che non ci aspettavamo mai potesse succedere…”

Non è stato un viaggio semplice, ore e ore di marcia per uscire da Kiev per strade intasate di persone che scappavano, ha raccontato il tecnico. Sono usciti tramite la frontiera con la Moldavia

“E lì ho visto scene brutte, di uomini che accompagnavano al confine donne e bambini, si assicuravano che passassero e poi tornavano indietro. Lì ti rendi davvero conto del dramma della guerra. Perché noi avevamo sentito solo quelli che io avevo scambiato per tuoni, quella gente no”.

Da Bucarest il suo unico pensiero è stato di fare qualcosa per i ragazzi che sono rimasti lì

“Ho parlato con Razvan Burleanu, il presidente della federcalcio romena, e ci siamo interessati per facilitare l’uscita degli altri calciatori stranieri, non solo quelli della Dinamo. Specialmente i sudamericani, che abbiamo fatto arrivare qui e poi ripartire. Ho seguito passo passo il loro tragitto, con Junior Moraes, l’attaccante dello Shakhtar, che ha fatto da leader del gruppo. Lo ringrazio per la forza che ha mostrato”.

 

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